Brunetta taglia la burocrazia per far risparmiare 17 miliardi alle imprese

Ridurre entro il 2012 di almeno il 25% gli oneri gravanti sulle imprese. Questo l’obiettivo del ‘Piano per la semplificazione amministrativa per le imprese e le famiglie 2010 – 2012’, illustrato dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione.

Una riduzione entro il 2012
di almeno il 25% gli oneri gravanti sulle imprese, con un risparmio atteso di
almeno 17 miliardi di euro l’anno. Questo l’obiettivo del ‘Piano per la semplificazione
amministrativa per le imprese e le famiglie 2010 – 2012’, illustrato dal Ministro
per la
Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Ministro Renato
Brunetta, secondo il quale “tagliare i costi della burocrazia è un impegno
prioritario del Governo per liberare risorse per lo sviluppo, aumentare la
competitività delle imprese e semplificare la vita quotidiana delle famiglie”
.

In
coerenza con le strategie e i programmi stabiliti a livello comunitario, il
“Piano per la semplificazione amministrativa 2010-2012” definisce
obiettivi, strumenti, piani operativi e tempi per raggiungere entro il 2012 il
traguardo di un taglio significativo (almeno il 25%) dei costi della
burocrazia, stimati complessivamente in circa 68 miliardi di euro l’anno. Ne
consegue che il risparmio annuo stimato per le imprese sarà quindi di almeno 17
miliardi di euro.

Un’importante
novità è rappresentata dalla logica di risultato: per ciascun intervento è
prevista, infatti, la stima dei risparmi per i cittadini e le imprese così come
un monitoraggio continuo sui risultati ottenuti.

In
particolare, il Piano prevede tre distinte linee di azione. La
prima riguarda la misurazione e riduzione degli oneri amministrativi (MOA) in
tutte le materie di competenza statale. La metodologia adottata consente di
individuare in modo sistematico le procedure più costose da semplificare. Fino
adesso sono stati misurati gli oneri burocratici nelle aree lavoro e
previdenza, appalti, beni culturali e paesaggio, privacy, ambiente, prevenzione
incendi e fisco (dichiarazione IVA e sostituto d’imposta). Restano ancora da
misurare gli oneri nelle aree sicurezza sul lavoro, prestazioni per i disabili,
agricoltura, trasporti, sviluppo economico, interno, salute, statistica,
giustizia ed economia e finanze. Complessivamente, il risparmio stimato a
regime ammonterà a circa 12 miliardi di euro all’anno. La seconda prevede l’estensione
della misurazione e delle riduzione degli oneri alle Regioni e agli enti locali.
E’ prevista dal collegato ordinamentale all’esame del Senato, con un risparmio
atteso di 5 miliardi di euro all’anno.

L’ultimo
punto riguarda la semplificazione per le piccole e medie imprese. L’obiettivo perseguito è quello
di eliminare e semplificare gli adempimenti inutili o eccessivi in base a un
criterio di proporzionalità negli adempimenti amministrativi, in relazione sia
alla dimensione dell’impresa e al settore produttivo in cui opera sia alle
esigenze di tutela degli interessi pubblici (così come previsto dall’Unione
Europea nello Small Business Act).

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