BenQ a quota 75 punti vendita, ma presto arriverà a 100

La società ritiene di concludere per novembre l’attività di qualificazione del canale che aveva iniziato lo scorso marzo Diventano però irraggiungibili i 60 milioni di euro di fatturato prospettati a maggio per l’anno in corso: la proiezione attuale è di 47 milioni di euro

22 ottobre 2003 Un fatturato di 31,2 milioni di euro nei primi nove mesi del 2003, che porta a una proiezione di 47 milioni di euro per fine anno. Giorgio Bignoli, managing director della filiale italiana di
BenQ è soddisfatto dei risultati raggiunti nel nostro Paese in poco più di un
anno di attività. E questo anche se l’obiettivo dei 60 milioni prospettato a
maggio è evidentemente irraggiungibile. Tali risultati, afferma «sono frutto
di una strategia basata su un’offerta di prodotti sempre più aderente alle
aspettative dei clienti e sul supporto di un canale qualificato
». In questo
senso, la società prosegue nella sua opera di certificazione dei partner annunciata lo scorso marzo e volta a raggiungere le 100 unità. Attualmente sono
75 i punti vendita selezionati da BenQ, «ma – asserisce Bignoli –
riteniamo di raggiungere l’obiettivo che ci eravamo prefissati in un mese,
al massimo in 45 giorni
».


Un periodo piuttosto breve, che però diventa improrogabile se si vuole essere
pronti per il periodo natalizio, che BenQ si appresta ad affrontare con una
serie di novità in tutte le gamme di prodotti proposte, a partire da mouse,
tastiere, fotocamere digitali, masterizzatori e riproduttori Mp3, per arrivare
ai videoproiettori, ai sistemi per la comunicazione wireless e ai telefoni
cellulari. Senza ovviamente dimenticare i notebook.


Oltre a una linea di prodotti davvero ricca, nella sua ricerca di nuovi e
qualificati partner BenQ mette sul piatto anche un forte e rinnovato impegno sulla riconoscibilità del brand. Aspetto questo che ha sicuramente ha avuto un
ruolo fondamentale nel raggiungimento a livello italiano di uno share superiore
del 7% nel settore dei monitor (7,1% secondo Brian Norris e 7,5 % secondo
Asso.It) e di circa il 3,5% in quello dei videoproiettori.

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