Ma Oracle considera la cifra irragionevole.
Bea alza la posta e Oracle rifiuta con decisione. 8,2 miliardi di dollari, questo è il prezzo equo secondo Bea, che si dice disposta ad accettare la proposta di acquisto di Oracle per questa cifra.
A sua volta Oracle rifiuta, considerando il prezzo del tutto fuori linea. 8,2 miliardi di dollari, rappresentano secondo Oracle un premium dell’80% rispetto al valore delle azioni di Bea prima delle manovre speculative che ne avrebbero aumentato il valore. E corrispondono a circa 11 volte il giro d’affari registrato da bea nell’ambito dei servizi di manutenzione software negli ultimi dodici mesi.
Oracle resta dunque ferma ai suoi 6,7 miliardi di dollari e al termine ultimo ormai fissato: domenica alle 5 o gli azionisti Bea accetteranno o l’offerta si considererà annullata.
