Attenzione ai proclami sul Crm analitico!

La società di ricerche Datamonitor avverte le aziende che acquistano le applicazioni specifiche: prima di procedere è necessario analizzare i requisiti di sistemi e attività commerciali perché le implementazioni siano davvero efficienti.

10 Maggio 2003 Non c’è da fidarsi dei fornitori che propongono le applicazioni di Crm analitico indicandone -solo- i vantaggi. Questo è il monito lanciato alle aziende da Datamonitor, società di ricerche secondo cui chi acquista tali applicazioni deve prestare molta attenzione alle possibilità pratiche di integrazione con i propri sistemi e, soprattutto, con il proprio business. Datamonitor prevede che il valore del mercato globale del Crm analitico crescerà dai 2,3 miliardi di dollari del 2002 a 4 miliardi di dollari entro il 2006, parallelamente all’aumentare dell’interesse delle aziende per nuovi, più effettivi modi di sfruttare gli investimenti già realizzati in materia di Crm.

Molti fornitori di software assicurano che le applicazioni di Crm analitico possono utilizzare i dati all’interno del datawarehouse per segmentare e definire gruppi di clienti e mirare a più ampie attività di marketing. Tuttavia, secondo Datamonitor, gli utenti si ritrovano spesso molto confusi circa le scelte da effettuare, poiché i principali fornitori (ad esempio Siebel, Sas e Microsoft) hanno definizioni decisamente differenti di ciò che il campo del Crm analitico comprende.
Una soluzione chiavi-in-mano completa, come proclamano spesso i fornitori, è dunque più facile da promettere che da realizzare. Datamonitor invita alla massima attenzione non solo i potenziali clienti, ma anche gli stessi fornitori: ammaliare gli utenti con benefici di cui, in effetti, essi spesso non godranno, si tradurrà in un ritorno negativo per la propria immagine.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome