Addio agli smartphone: arriva lo spatial Os

Techcrunch 2013 ispira le future start-up con la tecnologia di Minority Report, che è stata realizzata dalla Oblong di John Underkoffler. La Startup Competiton 2013 va a Gipstech.

Le intuizioni grafiche del film Minority Report hanno generato un’azienda reale, la Oblong, che produce rivoluzionarie interfacce utente. “Nel mondo ci saranno pixel ovunque”, ha raccontato in occasione di TechCrunch Italy John Underkoffler, “con hardware particolare ma un solo sistema operativo, distribuito in maniera innovativa”. John è stato l’esponente di punta della seconda giornata di Techcrunch Italy 2013, davvero l’oratore ideale per spiegare come si passi da un’idea di sogno ad una sua visualizzazione, fino a creare una grande azienda nel mondo reale.
La Oblong ha tre prodotti di punta: Mezzanine, Greenhouse e soprattutto g-speak, la tecnologia di base -proprio quella che catturò l’attenzione di Spielberg- che in azienda definiscono spatial operating system e che è già attiva nel settore medico, fluidodinamico ed ambientale.
Quattro sono i punti essenziali di g-speak: bodies & displays, aesthetics into exhilaration (stimolazione), farewell to devices e collaboration. “Gli smartphone e i tablet sono molto belli e non riusciamo a pensare di abbandonarli”, ha spiegato Underkoffler, “ma hanno limitazioni troppo grandi perché possano sopravvivere” al futuro.
E l’internet della cose offre un elemento aggiuntivo: separare l’intelligenza dal device, anche in questo caso un indirizzo verso il ripensamento degli smartphone. A dirlo è Jeff Hagins, fondatore di Smart Things. Che poi ammonisce: “serve un bilanciamento tra innovazione e normativa”, un altro invito già ascoltato più volte da chi sa che la tecnologia cambia il gioco e non aspetta la legge.


… and the winner is Gipstech

Ma la seconda giornata di TechCrunch era anche il giorno della premiazione. E’ infatti giunta al termine la Startup Competition in lizza per un premio finanziato da Populis con 10 mila euro in contanti e 40 mila in in pacchetto promozionale, destinato al migliore tra Aenduo, Bauzaar, Bemyeye, Fluentify, GiPStech, Pathflow, Sportboom e Vivocha.
Due separate sessioni di pitch -ciascuna con una sua giuria- hanno fatto la selezione finale. Svariate delle otto proposte hanno esplicitamente dichiarato di cercare dall’evento la popolarità mediatica più che il premio in sé. In alcune delle proposte c’era una certa qualità e la scelta non sarà stata immediata: l’advisory board ha scelto come vincitore Gipstech, l’indoor positioning system presentato da Matteo Faggin.
Lo spazio dedicato alla Start-up Alley quest’anno era piuttosto risicato, con i banchetti piccoli ed un po’ troppo vicini. Nonostante lo streaming video, che rischia di ridure le presenze in loco, i numeri parlano di “oltre mille partecipanti, 150 giornalisti e decine di investor” nelle parole di Luca Ascani, Presidente dell’organizzatore Populis, a consuntivo della manifestazione. Un risultato lusinghiero, che conferma la solidità della versiona italiana di TechCunch.

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