A Milano ingrosso e servizi sempre più high tech

Sempre indietro commercio al dettaglio e pubblici esercizi. In netto calo le aziende senza pc

Cambiano i numeri, ma non la sostanza. A distanza di un paio d’anni dalla precedente indagine Freedata fotografa la situazione high tech delle imprese milanesi del commercio e dei servizi che indica commercio all’ingrosso e servizi nettamente più tecnologici del dettaglio e dei pubblici esercizi. La situazione comunque offre segnali di miglioramento.


La spesa media It di queste aziende è in crescita e arriva a 2.200 euro. Non molto, ma bisogna tenere conto che stiamo parlando spesso di piccolissime imprese che hanno bisogno di una dotazione minima di hardware e software.


25 mila imprese (piccole e micro, il 13% del totale che è di 190.000 imprese) rimangono completamente escluse dalla rivoluzione tecnologica, ma si tratta di una dato inferiore di cinque punti percentuali a quello del 2005.


Il commercio all’ingrosso guida la classifica con il 99,5% di aziende che utilizzano almeno un pc, seguito dai servizi (97,7%, +7%). Più indietro commercio al dettaglio dove il 50,9% delle aziende ha un computer e i pubblici esercizi dove la percentuale scende al 46,1%.


Esaminare il “ferro” però oggi non basta più e Freedata è andata a vedere anche cosa ci fanno queste aziende con i pc.


Così si scopre che il 99,2% dell’ingrosso e il 96,6% dei servizi accedono al Web, mentre la cifra scende all’84,6% nei pubblici esercizi e all’80,3% nei commercianti al dettaglio (+17%).


Le aziende che effettuano transazioni con i fornitori via Web sono il 56,6% (erano il 27,6% nel 2005), e trenta punti guadagna l’home banking (83,6%) grazie anche all’obbligo del pagamento del modello F24 online.


Per quanto riguarda il software il 93,8% delle imprese con un pc utilizza la videoscrittura (ma il 6% che manca cosa se ne fa del pc?), gli utilizzatori del foglio elettronico da 133.845 unità arrivano alle attuali 134.359 e chi utilizza software come PowerPoint passa da 81.157 a 81.971 unità. Oltre 61.000 imprese (3.300 aziende in più rispetto al 2005) fanno ricorso a programmi di database, il 41,2% usa applicativi per la gestione delle immagini e il 16,2% i software Cad/Cam.


Quasi la metà delle aziende con pc ha un software gestionale o per la contabilità (più o meno lo stesso numero del 2005), mentre un forte incremento si registra per le soluzioni di automazione della forza vendita passati dal 4,1% del 2005 all’11,3%, per la gestione del magazzino (dal 14,1% al 22,7%) e la gestione della logistica (dall’8% al 16%). Le percentuali basse non devono ingannare. L’universo di riferimento in questo caso è molto più limitato visto che molte aziende dei tre settori di questi software non hanno bisogno.

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