Zucchetti – Norme che appesantiscono le aziende fornitrici

«Sicuramente il monito dell’Unione europea sull’arretratezza della Pa italiana ha accelerato l’esigenza di ammodernarne i servizi anche attraverso l’innovazione tecnologica – esordisce Fabrizio Toninelli, responsabile divisione Pa di Zucchetti -. Negli …

«Sicuramente il monito dell’Unione europea sull’arretratezza della Pa italiana ha accelerato l’esigenza di ammodernarne i servizi anche attraverso l’innovazione tecnologica – esordisce Fabrizio Toninelli, responsabile divisione Pa di Zucchetti -. Negli ultimi anni, passi avanti ne sono stati fatti, ma, come indicato dal Cnipa nel piano triennale 2007-2009 per l’update tecnologico della Pa centrale, servono 6,2 miliardi di euro per interventi che vanno nei più disparati settori.Il punto di partenza è il Codice dell’amministrazione digitale, destinato a rivoluzionare il modo in cui la Pa opera e in cui si rapporta con il cittadino e l’impresa. Il secondo “nodo” delle strategie è lo sviluppo di servizi Internet per i contribuenti. Al centro poi il protocollo informatico e gestione documentale, sistemi di gestione del personale e sistemi contabili».


Tra le novità in arrivo, come ricorda il manager, c’è l’istituzione del Centro di Competenza sulla customer satisfaction, che eserciterà una funzione di promozione della misurazione del livello di soddisfazione degli utenti riguardo l’utilizzo dei servizi on- line della Pa centrale. «La riforma del Governo Prodi, che ha interessato recentemente la materia degli appalti – prosegue Toninelli – oltre a proporsi di adattare la nostra legislazione alla giurisprudenza della Corte di Giustizia europea, ha sicuramente perseguito e raggiunto l’obiettivo di una semplificazione delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici e di una maggiore flessibilità per le amministrazioni aggiudicatrici. Da un lato c’è stato un rafforzamento dei principi di concorrenza e trasparenza, dall’altro una forte promozione delle tecnologie informatiche. C’è stato anche un grosso sforzo del legislatore per avvicinare la disciplina degli appalti e in particolar modo i criteri di aggiudicazione alla realtà imprenditoriale, slegandola da schemi organizzativi, comunicativi e funzionali obsoleti. Ma non è tutto oro quello che luccica, perché parimenti, secondo noi, sono state introdotte delle norme che appesantiscono per le aziende fornitrici di servizi le attività da svolgere per la partecipazione alle gare».


Per quanto riguarda il coordinamento delle nuove iniziative di informatizzazione, «Nicolais e il suo ministero, in accordo con il Cnipa – sottolinea il manager – hanno il compito di indicare le direttive e di dare suggerimenti, ma senza imporre soluzioni, per cui dovrà essere l’ente stesso a scegliere il partner tecnologico. Attualmente, comunque, i principali referenti con cui la società interagisce restano i responsabili dei sistemi informativi e gli assessori di competenza». L’approccio adottato da Zucchetti verso la Pa non è cambiato negli ultimi anni. «Una strategia vincente non si cambia mai – afferma Toninelli -. Inoltre avendo previsto in anticipo le evoluzioni che la Pa centrale dovrà attuare nei prossimi anni, abbiamo creato un’offerta in linea con i dettami del Cnipa, o meglio con le esigenze di realizzazione di questa innovazione, come il sistema informativo Urbi Zucchetti».

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