z9, il super mainframe di Ibm

Presentata la nuova ammiraglia dei datacenter, in grado di sostenere un miliardo di transazioni al giorno.

Ibm ha raddoppiato il mainframe. Questo è il senso dell’annuncio in pompa magna che Big Blue ha dato a New York, presentando lo z9, la nuova ammiraglia mainframe che sale sul trono che finora è stato dello z990.

Si tratta di un maxi-sistema in grado di montare fino a 54 processori e di trattare un miliardo di transazioni al giorno.


Cuore del mainframe è il multichip module (Mcm) che contiene 16 chip.


Il sistema arriva anche con un notevole carico di funzionalità di sicurezza, fra cui spiccano la crittografia e un algoritrmo che consente di trasportare i dati sicuramente fra i vari sistemi che si avvalgono delle capacità di lavoro del mainframe.


Il nuovo z9 utilizzerà anche Ssl (Secure socket layer) per consentire fino a 6mila connessioni online al secondo, ovvero tre volte in più di quello che rendeva possibile lo z990.


Gramdi passi in avanti sono stati fatti anche sul fronte della virtualizzazione: il sistema è in grado di ospitare fino a 60 partizioni logiche Lpar, che consentono di creare migliaia di server virtuali.


Lo z9 uscirà in cinque modelli. I primi quattro, da uno a 38 processori, saranno disponibili da settembre. Il qundo, il 54 vie, sarà pronto a novembre.


Contestualmente all’annuncio del mainframe, Ibm ha anche presentato il Virtualization Engine 2.0, la nuova versione del software che consente ai server di far girare fino a dieci sistemi operativi su un singolo chip Power5.


Ve 2.0 ha interfacce aperte per i partner di Ibm che ruotano nell’area dello storage networking, come Cisco, Vmware e Network Appliance, utilizza servizi per consentire agli utenti di definire le relazioni fra le applicazioni, i sistemi e le reti e permette di allineare i processi di business alle risorse It, riducendo il tempo della virtualizzazione del server.

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