Yahoo: che dirà Carol Bartz?

Attesa per il discorso del nuovo ceo alla comunità finanziaria. Ridda di ipotesi, inclusa una possibile acquisizione-bomba.

In attesa che, tra qualche ora, i risultati della trimestrale vengono annunciati, si alza la febbre in merito alle sorti di Yahoo.

Perchè se è vero che la neoeletta Ceo della società Carol Bartz avrà poco da dire sui numeri, è altrettanto vero che l’attesa sul suo primo discorso ufficiale alla comunità finanziaria è alta.

Da Bartz gli osservatori non si aspettano commenti su risultati ai quali non ha contribuito: si aspettano però linee guida.
Che ne farà dell’azienda, ora che ne ha prese in mano le redini? Cercherà un accordo, valuterà cessioni, studierà acquisizioni?
Quale strada intenderà percorrere per ricostruire l’azienda, le sue sorti e la sua credibilità?
Naturalmente, le ipotesi suggestive si sprecano, a partire dalla possibile acquisizione di un altrettanto traballante New York Times, che potrebbe rappresentare la chiave di ingresso in un mondo fortemente impegnato sul fronte editoriale.

Che questo sia possibile, sostengono gli osservatori, è fuor di dubbio. Che questo abbia senso, però, è un po’ più opinabile.
Il senso, un’operazione del genere lo avrebbe se andassero al loro posto altri tasselli importanti, come la cessione delle attività legate al motore di ricerca.
Soprattutto avrebbe senso se le direzioni indicate da Bartz prevedessero un forte sbilanciamento verso i contenuti.

Detto questo, resta dunque da aspettare che Carol Bartz prenda la parola. E soprattutto che abbia davvero voglia di condividere una visione che finora non è trapelata.

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