I test dell’interfaccia senza fili cominceranno in estate. La velocità toccherà i 480 Mbps in un raggio di 3 metri
L’interfaccia USB senza fili sta muovendo i primi passi. Il Wireless
USB Promoter Group, il consorzio di aziende che vede anche nomi del calibro
di Intel, Microsoft, HP e altre,
ha completato le specifiche del Wireless USB 1.0 (WUSB).
Adesso la palla passa all’USB Implementers Forum (USB-IF),
l’organo di gestione di tutte le specifiche USB, per la ratifica definitiva.
I primi test di interoperabilità dovrebbero cominciare in estate in
un laboratorio ad hoc messo a punto da Intel.
I test andranno a certificare i prodotti in modo da garantire l’adesione
alle specifiche con il logo “Wireless USB”.
Ma la strada non è affatto in discesa. Il Wireless USB si basa infatti
sull’UWB (Ultrawideband), una tecnologia di trasmissione
a corto raggio che consente ai dispositivi WUSB di raggiungere la stessa velocità
dell’USB 2.0 (480 Mbps) fino a un raggio di 3 metri. La velocità
scende poi a 110 Mbps a 10 metri.
Il problema è che l’IEEE (Institute of Electrical
and Electronics Engineers) non ha ancora ratificato l’UWB. Inoltre l’ultrawideband
non è stato approvato da enti al di fuori degli Stati Uniti, a causa
di possibili interferenze con altri dispositivi wireless.
Tutto questo, osservano gli analisti va a minare quelle economie di scala necessarie
per abbassare i costi e rendere appetibili i prodotti per i consumatori. Che
già adesso possono scegliere fra altre due tecnologie wireless come Bluetooth
o Firewire.





