Wireless Lan e standard tra sicurezza e interoperabilità – III

Analizzando le declinazioni delle specifiche Ieee, si scoprono differenze importanti tra le varie implementazioni di Wlan. Le nuove tecnologie impongono lo sviluppo delle norme, mentre il Wi-Fi sorveglia, per impedire il proliferare di soluzioni proprietarie.

Introduzione
Prima Parte
Seconda Parte
Tecnologie intermedie
Nel frattempo, la stessa Wi-Fi Alliance si fa promotrice dell’adozione di alcune tecnologie cosiddette intermedie, per evitare il proliferare di soluzioni proprietarie che rischierebbero solo di ritardare la definizione dello standard.
Le norme su cui si sta concentrando maggiormente l’Ieee sono quelle che rispondono alle esigenze più sentite dal mercato: la sicurezza, già ricordata, e la qualità del servizio (QoS).
L’importanza di quest’ultima sta crescendo di pari passo con la diffusione delle Wlan. Non solo, infatti, si parla di telefonia su Ip attraverso reti wireless, ma si manifesta il bisogno di garantire agli utenti l’utilizzo delle stesse applicazioni e con lo stesso livello di servizio della connessione wired aziendale. La QoS, inoltre, è utile anche per il service provider, che deve poter differenziare e controllare il livello di servizio fornito.
L’Ieee sta studiando alcune soluzioni, che saranno oggetto delle specifiche 802.11e, ma la necessità di garantire l’interoperabilità con le precedenti implementazioni dell’802.11 ha rallentato i lavori.
La versione finale dello standard è attesa solo per il secondo trimestre dell’anno.
Nel frattempo, sono state sviluppate alcune soluzioni proprietarie. In particolare, un gruppo di costruttori ha proposto un meccanismo di QoS chiamato Wireless Multimedia Enhancements (Wme), la cui funzione dovrebbe essere quella di gestire l’interim fino alla definizione dell’802.11e.
Lo standard forse più atteso è quello dedicato alla sicurezza e siglato 802.11i. Di fatto, è anche quello più temuto dai produttori che si sono spinti su soluzioni proprietarie, che potrebbero essere vanificate dalla ratifica (prevista prima della fine dell’anno) di tali specifiche.
Il punto di partenza rimane l’insufficienza del protocollo Wep (Wireless equivalent privacy) a garantire adeguati livelli di sicurezza per le Wlan aziendali.
L’802.11i spera di superare questi limiti, creando un nuovo metodo di protezione dei dati. Basate sullo standard di crittografia Aes (Advanced encryption standard), queste specifiche forniscono, oltre a un sistema di cifratura più robusto, anche un meccanismo di gestione delle chiavi, dinamico e per sessione, più potente e una protezione verso attacchi come il frame replay, la frame modification e il Denial of Service.
Il Wi-Fi, inoltre, raccomanda per la sicurezza anche il supporto dello standard 802.1x, che definisce un protocollo di autenticazione progettato per le reti Ethernet cablate, ma di fatto più frequentemente impiegato in ambito wireless, per incrementare il livello di sicurezza.

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