Home Wine 2.0 migliora Windows "ospitato" su macOS

Wine 2.0 migliora Windows “ospitato” su macOS

Passo importante per la piattaforma Wine: il rilascio della versione Wine 2.0 segna il supporto per l’esecuzione nativa su Mac (e Linux) delle applicazioni di Office 2013 e per funzioni migliorate nella gestione della grafica e quindi dei giochi.

Nell’ambito della lunga storia della convivenza tra macOS e Windows sui Mac, Wine ha sempre rappresentato la strada alternativa (e meno efficace, va detto) all’installazione “totale” del sistema operativo Microsoft attraverso Boot Camp e alla sua virtualizzazione con piattaforme come VMware Fusion o Parallels Desktop. Wine infatti traduce direttamente le “richieste” delle applicazioni Windows al loro sistema operativo convertendole nelle controparti macOS, senza avere Windows su Mac in alcuna forma.

La gestione delle applicazioni Windows native in questa modalità si porta dietro sempre qualche limite ed è per questo che Wine 2.0 viene considerato un buon passo in avanti. Introduce infatti il funzionamento a 64 bit, il supporto per Office 2013 e molti miglioramenti della gestione delle librerie grafiche 3D, il che ha risvolti positivi per i videogiocatori.

Pochi utenti Mac adottano Wine direttamente e questo non dovrebbe cambiare con Wine 2.0, resta comunque il vantaggio di essere una soluzione open source e quindi gratuita sia da installare sia da usare. Anche se serve un po’ di competenza tecnica, motivo per cui di solito si preferisce l’approccio più semplice di CrossOver for Mac, che si basa appunto su Wine.

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