Windows Xp: e se il fine vita non arrivasse nel 2014?

Fantascenari, ma non troppo. Se tra sedici mesi la percentuale di macchine con a bordo il decano dei sistemi operativi fosse ancora rilevante, prudenza vorrebbe estenderne ulteriormente il supporto. Per amor di sicurezza. Ma c’è chi dice no.

Microsoft staccherà definitivamente la spina a Windows XP
l’8 aprile 2014, così come da tempo annunciato. Da quella data in
avanti, il sistema operativo del colosso di Redmond sarà “posto nel
dimenticatoio”: l’azienda non lo supporterà più astendendosi dal
rilasciare aggiornamenti e, soprattutto, patch per la risoluzione delle
problematiche di sicurezza. In forza del suo vasto utilizzo a livello
mondiale (secondo le statistiche di NetApplications aggiornate al
mese di novembre 2012 il sistema operativo sarebbe installato ancora
sul 40% delle macchine), i vertici di Microsoft decisero a suo tempo di
ampliare ulteriormente il periodo di supporto “extended” di Windows XP portandolo, appunto, sino al mese di aprile 2014.

La
data cerchiata in rosso sul calendario sembrava più che sufficiente,
soprattutto considerando la massiccia diffusione di Windows 7 ed i
progetti legati al neoarrivato Windows 8. Eppure, secondo alcuni
osservatori quella data potrebbe essere nuovamente messa in discussione.
A sostenerlo è Michael Cherry, analista presso Directions on Microsoft,
una società che offre consulenza ed informazioni sulle tecnologie
Microsoft, sui piani di sviluppo dei vari prodotti software e sulle
politiche di licenza.
Cosa accadrebbe se un problema di sicurezza
scoperto in Windows XP dovesse portare, ad esempio, a tutta una serie
di attacchi DoS condotti in Rete su vasta scala?
“, ha ipotizzato
Cherry. L’analista ritiene che Windows XP possa ancora “tenere” per
oltre un anno e la percentuale di utenti che continueranno ad adoperare
il sistema operativo possa essere, a metà 2014, ancora piuttosto
rilevante. “In questo scenario si avrebbe a che fare con una crisi mondiale. Sono sicuro che Microsoft saprà fare la scelta migliore“.

Cherry prevede, quindi, che anche nel caso in cui la data di ritiro del sistema operativo “highlander
non venisse posposta, Microsoft continuerà a rilasciare aggiornamenti
per sanare le vulnerabilità più critiche che venissero a galla.

John Pescatore, analista presso Gartner, non è dello stesso avviso: “Microsoft deve tracciare una linea di demarcazione. Windows XP è stato già supportato più di qualsiasi altro sistema operativo“.

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