Windows Phone: avanti tutta verso il mondo delle imprese

A colloquio con Davide Alemani, responsabile delle attività della divisione in Italia: dalle novità di MWC 2014 ai risultati sul mercato italiano.

Che Microsoft abbia tutte le intenzioni di accelerare sullo sviluppo di Windows Phone è un dato di fatto.
Come lo farà è l’aspetto forse più interessante della questione.
Abbiamo incontrato Davide Alemani, che ha assunto la responsabilità della divisione Windows Phone in Italia alla fine dello scorso anno, con l’obiettivo di capire le linee strategiche e cosa sta accandendo sul nostro mercato nazionale.
Alemani prende spunto dal recente Mobile World Congress di Barcellona, che per la piattaforma sembra aver segnato un nuovo punto di partenza: ”Fino al Mobile World Congress, riconosco che le specifiche per lo sviluppo dei dispositivi erano molto stringenti. In particolare, i tre tasti alla base e quello per la macchina fotografica erano obbligatori e di fatto forzavano i produttori a una ingegnerizzazione esclusiva per il nostro ambiente.
Ora i vincoli si solo allentati, ”e sarà più semplice per i produttori mettere in produzione in telefono con cuore Windows senza di fatto cambiare il ferro”.

Sicuramente, poter contare sul supporto di un numero crescente di produttori è importante per lo sviluppo della piattaforma, tanto che a Mobile World Congress Microsoft ha annunciato non solo la ripresa della collaborazione con aziende com Htc, Samsung, Lg Electronics e Sony, ma di aver aperto a nove ulteriori produttori, tra i quali figurano player come Lenovo e Alcatel.
”Certo – riconosce Alemani Nokia è partner privilegiato ed è a Nokia che in Italia iscriviamo la gran parte delle nostre vendite, ma sono sicuro che la maggiore apertura della piattaforma porterà tante novità, così come le porterà anche l’aggiornamento in arrivo a fine primavera, che introdurrà ulteriori funzionalità anche per il mercato business”.

Sul mercato italiano, Windows Phone ha oggi un tasso di penetrazione superiore alla media: a fronte di una market share generale inferiore al 10 per cento, ”noi siamo ampiamente al di sopra, con tasso compreso tra il 12 e il 17 per cento, in qualche caso al di sopra di iphone”.

Completata la strategia di penetrazione graduale sui diversi operatori tlc, oggi Microsoft porta sul mercato un prodotto che considera ormai maturo, anche per l’aspetto che ha sempre rappresentato un punto di criticità: le App.
”Quelle mainstream ci sono tutte – sostiene Alemani – . Questo significa che ci sono tutte le applicazioni più comeunemente utilizzate dalle persone. Mancava Instagram e adesso Instagram c’è. Il punto è che si tende a rimarcare le differenze e non parla piuttosto di quel che la nostra piattaforma offre rispetto alle altre: il sistema di navigazione Nokia, l’integrazione dei contatti. Forse quel che manca è l’hype rispetto ai giochi. Su altre applicazioni stiamo lavorando, ad esempio per quelle legate ai servizi di car sharing”.
Alemani sottolinea la rigorosità del sistema di approvazione delle applicazioni, rigore che tuttavia consente a Windows Phone di essere un sistema di fatto privo di malware. ”Un atout in un mondo che va sempre di più verso la gestione di tutto attraverso il telefonino”.

Per quanto riguarda il mondo delle imprese, Windows Phone deve fare i conti con la forte penetrazione di Blackberry e l’appeal di iPhone.
”Fortunamentamente per Microsoft le infrastrutture aziendali vivono di pc, e l’adozione così massiva di telefopni Windows Phone sta portando le aziende a considerare tutto l’insieme verso un’unica esperienza in chiave Windows 8”
Microsoft rivendica la sua forte vocazione enterprise: riconosce di essere un follower sul mercato ocnsumer ma avoca a sè la leadership quando si parla di imprese.

”Abbiamo da un lato un sistema chiuso come quello di Apple, dall’altro un sistema come quello di Google che di fatto fornisce una base sulla quale ognuno poi incapsula le proprie declinazioni. Microsoft sta cercando di fare ciò che è stato fatto con Windows anche con la parte mobile: tanti prodottuori ma regole certe”.
Microsoft si fa garante del suo ecosistema, cosa che, sostiene Alemani, Google non può fare con Android, proprio perché ogni produttore lo declina a modo suo.

Verso il mondo delle imprese la società si muove con i rivenditori, insieme a Nokia e poi con le Telco, verso le quali ritiene necessario un lavoro di influenza, perché portino alle aziende rete, Sim e telefoni.
Quanto agli sviluppatori, importante è l’ingaggio degli sviluppatori locali: ”E’ l’ambito in cui lavoriamo meglio con Nokia, condividendo sia i programmi per le startup sia quelli per gli sviluppi delle App”.
Tra i programmi attivi, AppCampus, un programma di accelerazione creato insieme a Nokia e gestito dalla Aalto Universisty finlandese, con cui Microsoft offre supporto attraverso donazioni da 20mila, 50mila o 70mila euro, e formazione specializzata attraverso la AppCademy, con l’obiettivo di aiutare i giovani impegnati nello sviluppo di giochi e app per la telefonia mobile.

Conclude Alemani:”La più grande soddisfazione per noi è realizzare che cominciano a esserci aziende che sviluppano prima per noi che per Android e iOS: impensabile due anni fa”.

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