Windows Mobile: that’s business

Presentata dallo stesso Bill Gates, la nuova release del sistema operativo per dispositivi mobile di Microsoft apre la strada a un impegno più forte da parte della società in questo mercato.

Più che di prodotto, è una questione di approccio. E di mercato.
Il lancio ufficiale di Windows Mobile 5.0
sembra segnare un nuovo punto di partenza per Microsoft, una sorta di “statement” per dire che sì, la società crede alla mobility e ha deciso di giocare un nuovo ruolo in questo comparto, con un prodotto, con delle partnership, con una community di sviluppatori.
E, perché no?, anche con una divisione dedicata al mondo Mobile ed Embedded da tempo inserita nell’organizzazione aziendale ma oggi finalmente sotto i riflettori, tanto da essere replicata anche in altri Paesi, Italia in primis, in questo caso sotto la guida di Fabio Falzea.
L’enfasi posta da Microsoft è apparentemente paradossale, visto che da qualche trimestre la società ha strappato a Palm Os la leadership sul fronte dei sistemi operativi per dispositivi palmari.
In realtà non di soli palmari di tratta, ma anche di telefoni cellulari e di device multimediali, segmenti nei quali Microsoft è poco più che esordiente.
E allora la
chiave di lettura va ricercata nelle parole pronunciate da Bill Gates nel suo
keynote: “Vogliamo far parte di questo mobile space e abbiamo grosse
aspettative. C’è del business da fare ed è il software che guida il futuro dei
device mobili

”.
Il software è Windows Mobile, lanciato nella versione 5.0. Una versione che in parte conferma le indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi e in parte le smentisce.
Confermato l’aggiornamento della Office Mobile Suite con l’integrazione di PowerPoint, se pure solo nella modalità viewer.
Cambiano anche le denominazioni delle applicazioni: non più Pocket ma, per l’appunto, Mobile.
Confermata la migliore integrazione con Exchange, aggiornato con nuove funzionalità mirate per l’appunto all’utenza mobile.
Confermati, infine, una serie di aggiornamenti ad ActiveSync, che ora supporta Usb 2.0, Bluetooth e consente la sincronizzazione di più dispositivi.
Si parla poi di nuove Api, di miglioramento del browsing, di integrazione di Pocket Msn, di multimedialità, con la possibilità di registrare e vedere programmi televisivi e film, di maggiore flessibilità nella gestione delle immagini e delle fotografie, di tool a disposizione dei produttori per la personalizzazione di soft key e menu.
Un po’ più controversa la questione relativa alle funzionalità di push mail.
La soluzione prospettata da Microsoft non è esattamente in linea con l’offerta Blackberry, ma prevede la possibilità da parte dell’utente di pianificare il controllo della posta, a cadenze prestabilite e variabili anche in funzione del giorno lavorativo o festivo.
A monte e a valle di tutto questo ci sta poi un mondo fatto oggi di 40 Oem, 68 operatori presenti in 48 Paesi, 25 content partner e oltre 18.000 applicazioni.
Una vera massa d’urto per portare Windows Mobile nel modo più efficace sul mercato.
Quando?
I tempi non sono immediati.
Nonostante gli Oem abbiano da tempo in mano il prodotto per i test e le prove valutative, sarà difficile trovare dispositivi disponibili in quantità adeguate prima del prossimo autunno.
Se poi
si tratta di Umts, la fine d’anno è lo scenario più plausibile.

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