Wi-fi: istruzioni per l’uso

A colloquio con Mattero fici, presidente di Assoprovider, che spiega come mettere a frutto il recente decreto sul Wi-fi

L’esempio di Vicopisano può essere imitato da altri piccoli comuni che in
molti casi non hanno però le competenze necessarie. Come funziona il Wi-fi? qual
è l’attrezzatura necessaria? Sono alcune delle domande alle quali cerchiamo di
rispondere grazie all’aiuto di Matteo Fici, presidente di Assoprovider,
l’associazione che si è impegnata a fondo per sostenere l’apertura totale alla
tecnologia wireless.




Visto che il Wireless fidelity è una tecnologia
particolarmente adatta per piccoli centri non raggiungibili
dall’Adsl
, che in questo modo possono garantire i cittadini contro il
digital divide, mettere in rete gli uffici comunali, realizzare una rete civica
e offrire un servizio in più ai turisti, abbiamo preso come esempio un paese con
il classico campanile dal quale tre piccole antenne possono coprire l’intero
centro abitato.


“Più che un discorso di antenne – precisa però Fici – è un discorso di frequenze: a 2.4 GHz non si superano i 700 metri; a 5 GHz si possono fare tranquillamente 10 km.
Entrambe le frequenze sono libere e rientrano nella definizione di RadioLan. Un’istallazione a 2.4. può essere composta di massimo 3 access point (quindi massimo 6 antenne) poiché tale limite è segnato dal numero di canali disponibili a 2.4 GHz; a 5 GHz ci sono più possibilità”
.



La connessione funziona fondamentalmente a vista;
quindi le case che vedono il punto di irradiazione sono coperte. E’ comunque
consigliabile installare altri apparati per consentire la propagazione del
segnale all’interno delle case.
Ma quanto potrebbe costare
un impianto Wi-fi di questo tipo? Fici preferisce non azzardare cifre.
“Dipende dal tipo di copertura, dagli apparati usati, e da come l’Isp
intende erogare il servizio (poiché il decreto consente l’erogazione solo agli
operatori autorizzati): i costi per le apparecchiature a 2.4 ghz sono molto
bassi, quelli a 5 ghz sono medi, ma rispetto a un anno fa sono già scesi di
molto. I costi più consistenti sono altri, più legati alla realizzazione,
manutenzione, sistemi di autenticazione, ridondanza, routing.



C’è un limite massimo di persone che possono essere
collegate? “Intorno ai 50 utenti per access point”.

Più sono le persone collegate e più diminuisce la velocità del wi-fi?
“Esatto, ma solo sul singolo access point che può parlare con gli altri
access point in casi eccezionali fino a 54 Mb (mi riferisco ai 2.4 standard
802.11g); per migliorare le prestazioni è quindi consigliabile istallare più
access point su cui distribuire gli utenti”.

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