White se ne va da Informix, Jobs non arriva a Apple

Manager che vanno, manager che non vengono. Cosi si potrebbe commentare una giornata nella quale Phil White lascia, dopo molto tempo, la guida della Informix, mentre Steve Jobs declina l’invito a diventare Ceo della casa che pure ha fondato.

Informix cambia testa, mentre Apple attende ancora, almeno formalmente, la
propria. Nella stessa giornata sono arrivate le notizie delle dimissioni di
Phil White dalla carica di chairman della Informix e del sostanziale
rifiuto di Steve Jobs di assumersi analoga carica alla Apple.
Nel caso di Informix, la decisione era nell’aria, dopo che alla User
Conference di San Francisco era stata ufficializzata la nomina di Robert
Finocchio come preseidente e Ceo della società. Ora, l’ex-presidente
dell’enterprise system business di 3Com assumerà anche l’incarico lasciato
vacante da White. La decsione appare quantomeno "guidata" dal consiglio
d’amministrazione, stante il rpimo commento del diretto
interessato:Concordo con il resto del management nel ritenere che
l’azienda sia meglio servita da un unico chiaro leader, che possa dare una
nuova direzione alle strategie complessive
. White paga le perdite dello
scorso trimestre (140 milioni di dollari) e quelle prevedibili per quello
chiuso il 30 giugno scorso (si parla di 58 milioni di dollari). In molti
hanno giudicato eccessivo lo sbilanciamento di Informix verso la tecnologia
"universal server" del proprio database, che White ha sostenuto con grand
vigore.
Sul fronte Apple, dopo qualche giorno di illazioni, Steve Jobs ha
dichiarato ufficialmente di non essere interessato alla carica di chairman,
lasciata libera, assieme a quella di Ceo, da Gilbert Amelio. Jobs dirige
attualmente anche la Pixar, società di produzione di effetti digitali e
software di animazione 3D e, secondo quanto da lui stesso affermato, passa
metà del suo tempo in quest’azienda. Con Apple, l’antico fondatore intende
mantenere l’attuale rapporto di consulente e fornirà il proprio contributo
per la ricerca di un chairman e Ceo in grado di risollevare le sorti
dell’azienda.

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