Wellcome-Bow: l’e-commerce sotto casa

Unendo le potenzialità della rete online a quella fisica, la proposta di Datamatic e TeraShop agli affiliati Wellcome, come pure ai Vobis, è diventare punti di raccolta beneficiando di un’offerta online che li trasforma in “megastore virtuali”.

Detto fatto. Se solo un anno fa la strada ipotizzata da Stefano Martini per la catena Wellcome parlava di “un canale di vendita che metta a frutto la presenza capillare sul territorio di oltre 300 negozi che possono fare da punto di ritiro e pagamento sicuro”, oggi la strada per l’e-commerce tracciata dall’amministratore delegato di Datamatic per gli affiliati che vorranno aderirvi si appresta a diventare realtà.

A poche ore dalla messa online effettiva, la partnership fra il distributore di informatica Milanese e la società che gestisce più siti con propri marchi di commercio elettronico TeraShop, porterà alla nascita di una sinergia commerciale «destinata – secondo chi l’ha ideata – a rivoluzionare la funzione del punto vendita tradizionale e, nel contempo, ad ampliare i servizi del portale megastore bow.it» selezionato per questa specifica iniziativa.

Raggiungibile sia dal sito wellcome.it, che da quello bow.it, quella presentata in occasione del Datamatic Meeting Nazionale Franchising 2011 di Loano che, per la prima volta ha visto uniti contemporaneamente i rappresentanti delle 190 insegne Wellcome e degli 80 Vobis attualmente presenti lungo il territorio nazionale, ha tutta l’intenzione di trasformare fattori di criticità, come prossimità territoriale e ridotta dimensione, in elementi di successo.

E non a caso. Consapevole di come i computer shop non rappresentino più, da tempo, un modello di successo, «soprattutto dopo l’avvento di una nuova serie di attori della Gdo e della Gds che, dagli anni 2000, in risposta a una digitalizzazione sempre più spinta giocano su un terreno fatto di completezza d’offerta, ampi spazi espositivi e prezzi concorrenziali», lo sguardo di Martini si è spinto nella direzione di Antonio Lembo.

A sua volta, l’amministratore delegato di TeraShop, realtà nata nel 1999 con il marchio MrPrice, con un fatturato imponibile pari a 60 milioni di euro, 80 dipendenti e 270mila spedizioni l’anno, guarda con crescente interesse i risultati di una recente ricerca Eurisko, secondo la quale, nonostante il digital divide che caratterizza il nostro Paese, ci sarebbero 9 milioni di italiani disposti a effettuare un primo acquisto online.

In risposta a questa tipologia di consumatori, «ma soprattutto a coloro che diffidano delle vendite a distanza, che temono l’utilizzo della propria carta di credito sul Web e per i quali l’importanza del contatto umano resta preponderante, insieme all’esigenza di toccare con mano i prodotti» si posiziona la nuova sinergia commerciale messa a punto. Unendo le potenzialità della rete online a quella fisica, la proposta agli affiliati Wellcome è diventare i pickup point di cui bow.it è in cerca trasformandosi contemporaneamente in “veri e propri megastore virtuali sotto casa”.

Non a caso, quella a disposizione da una quindicina di giorni presso alcuni negozi pilota della catena Wellcome «senza alcuna promozione o forma di comunicazione specifica» è la vetrina online di un megastore che, da solo, fattura 16 milioni di euro, copre con quasi 1.200 brand 844 famiglie merceologiche per un totale di 35mila prodotti disponibili nell’ambito di una gamma di prodotti attivi pari a 80mila. E dove, soprattutto, l’informatica pesa per circa il 31% sulle vendite totali. Seguiranno in un prossimo articolo maggiori dettagli sulle formule e i plus identificati.

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