Web e disabili: Stanca annuncia un progetto di legge

La normativa proposta dal ministero dovrebbe superare il progetto di legge che giace in Parlamento

5 marzo 2003 Un libro bianco sui rapporti tra
disabili e innovazione (reperibile all’indirizzo
http://www.innovazione.gov.it/librobianco/), ma soprattutto un progetto di legge
governativo per abbattere le barriere virtuali che impediscono ai disabili
l’accesso al Web sono le iniziative annunciate dal ministro per
l’Innovazione Lucio Stanca durante la conferenza promossa dal
suo ministero che aveva per tema “Tecnologie per la disabilità: una società
senza esclusi”. Il disegno di legge punterà a rendere accessibili i siti
Internet e comunque “i rapporti telematici” tra cittadini e Pa
comprendendo anche i soggetti che erogano pubblici servizi. In pratica ogni
volta che gli enti acquisteranno materiale informatico sarà criterio
preferenziale quello della accessibilità. Inoltre sarà previsto un periodo
transitorio dopo il quale le pubbliche amministrazioni saranno tenute a
rispettare i criteri di accessibilità anche per i siti già esistenti. Per
favorire la diffusione tra i disabili del possesso di personal computer, Stanca
ha annunciato uno specifico intervento che potrebbe consistere nell’abbattimento
dell’Iva sull’acquisto di pc. A differenza del progetto di
legge Campa-Palmieri che potrebbe essere superato
dall’iniziativa di Stanca, la normativa del ministero non prevede alcuna misura
sanzionatoria. I due parlamentari di Forza Italia avevano
infatti inserito, oltre alla defiscalizzazione pari al 30% dell’investimento di
sviluppo o di adeguamento per le aziende di pubblica utilità che avessero
adeguato il proprio sito, anche sanzioni da 500 a 3.000 euro se entro sei mesi
dall’entrata in vigore della legge i siti della Pa non avessero
otemperato agli obblighi. Per la copertura finanziaria il progetto stimava in
venti milioni di euro l’onere della legge che sarebbero prelevati dal Fondo
speciale del ministero delle Finanze. Invece della multa il
ministero dell’Innovazione ha pensato a una forma di penale, come
l’illegittimità dei contratti per l’acquisto di materiale informatico che non
tengano conto del criterio della accessibilità; oppure che l’inosservanza delle
disposizioni sulla accessibilità sia valutata a carico del funzionario
responsabile nell’ambito delle valutazioni per lo sviluppo di carriera. Per
incentivare l’adozione di programmi e strumenti compatibili con le esigenze dei
disabili, Stanca ha ipotizzato una sorta di “bollino blu”.

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