Web 2.0, così in Europa

Per 7 decisori Ict italiani su 10 le Soa abilitano l’uso del social computing. Tanti blog in arrivo.

Secondo una ricerca, condotta per conto di Bea da Vanson Bourne fra agosto e settembre su 330 responsabili nei settori della Finanza, Logistica&Trasporti, Farmaceutico, Retail, Telecomunicazioni, Utility&Energy in 11 Paesi europei (Benelux, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Norvegia, Polonia, Spagna, Svezia e Regno Unito) l’architettura Service-Oriented (Soa) permette un’implementazione efficace delle tecnologie Web 2.0.

Il 55% delle aziende la considera il mezzo per allineare la tecnologia agli obiettivi di business e per supportare un’implementazione efficace del software di social computing basato su Web 2.0. Inoltre, la ricerca evidenzia che i Web service sono la tecnologia Web più diffusa, che le aziende la utilizzeranno nei prossimi 12 mesi all’interno della propria strategia Web 2.0 (citata dal 57% degli intervistati).

Viene infine citato dagli intervistati l’implementazione delle tecnologie di collaborazione (32%) e dei blog (27%).

Norvegia (77%), Germania (74%), Italia (71%) e Danimarca (69%) sono i Paesi che hanno un legame più forte tra l’infrastruttura Soa e le tecnologie Web 2.0. In Benelux, invece, solo il 31% degli intervistati considera la Soa come un modo per supportare l’implementazione del Web 2.0 all’interno delle aziende.

Emergono importanti differenze tra i vari Paesi per quanto riguarda le tecnologie che le aziende implementeranno nei prossimi 12 mesi all’interno della strategia Web 2.0.

La maggiore domanda per i Web service viene registrata in Finlandia (90%), Norvegia (83%), Danimarca (60%), rispetto ad una media europea del 57%.

I tool di collaborazione si stanno sviluppando soprattutto in Francia (57%) e Regno Unito (57%), mentre sono meno diffusi in Danimarca (7%) e Finlandia (23%).

Inoltre, il 77% delle aziende svedesi e inglesi ha intenzione di usare i blog come parte delle proprie strategie Web 2.0 nei prossimi 12 mesi, rispetto d una media europea pari solo al 27%.

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