Così l’Europa vede le Soa

330 decisori Ict europei “pesano” le Soa. Il fattore vincente è l’accesso in tempo reale alle informazioni.

Secondo una ricerca condotta per conto di Bea da Vanson Bourne fra agosto e settembre su 330 responsabili nei settori della finanza, logistica, trasporti, farmaceutico, retail, tlc, utility ed energia in undici Paesi europei (Benelux, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Norvegia, Polonia, Spagna, Svezia e Regno Unito), le aziende credono che l’innovazione, intesa come possibilità di sfruttare con successo nuove idee, sia alla base del bisogno di cambiamento, seguito dall’ottimizzazione dei costi e dalla maggiore flessibilità del business.

La capacità di accedere in tempo reale alle informazioni è il fattore di maggior importanza nelle strategie di business (citato dal 52% come “alta priorità”), seguito dalle attività di customer service e dalla rapidità di risposta ai cambiamenti nelle dinamiche di concorrenza e mercato.

Secondo la ricerca, l’integrazione dei dati in ottica Soa costituisce una priorità per le strategie tecnologiche delle aziende europee (citata dal 51% come “alta priorità”), seguita dalla creazione di un’architettura più flessibile e dall’integrazione delle applicazioni esistenti (entrambe citate dal 43% degli intervistati).

Riguardo i cambiamenti o gli ostacoli riscontrati nell’adozione della Soa, il 29% ha citato la “carenza delle linee guida per le best practice”, la mancanza di standard completi (27%) e le barriere It e organizzative.

Il 46% degli intervistati ha dichiarato che il consolidamento delle attività deriva sia dal business e che dall’It. Sembra che il business fornisca un maggior supporto alle attività Soa (secondo il 23% questo appoggio proviene esclusivamente dal business), mentre solo il 15% dichiara che possa provenire dall’It.

La business innovation è fondamentale in Benelux (57%), Norvegia (47%) e Polonia (43%), rispetto ad una media europea del 34%. La migliore ottimizzazione dei costi è molto importante in Spagna (50%), Italia (43%) e Finlandia (40%). La maggiore flessibilità è al primo posto nel Regno Unito (43%), in Francia (40%) e Svezia (40%), rispetto a una media europea del 33%.

Sempre secondo la media europea, accedere in tempo reale alle informazioni per poter prendere decisioni è la cosa più importante (52%), ma nel Regno Unito il 67% ha evidenziato come primo fattore modelli e processi di business che spaziano all’interno e all’esterno dell’azienda. In Francia, invece, la priorità è rispondere in modo tempestivo ai cambiamenti e alle dinamiche del mercato (60% contro la media europea pari al 50%); in Germania aver accesso in tempo reale alle informazioni e ai servizi customer è importante solo per il 37% delle aziende, mentre per la maggioranza la priorità è rappresentata dall’implementazione di modelli e processi di business che spazino all’interno e all’esterno dell’azienda.

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