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Vodafone – in Italia 46,8 milioni di telefoni; 24,3 milioni sono smartphone

I giorni in cui celebra i suoi vent’anni di presenza nel nostro paese sono per Vodafone l’occasione per riflettere su come è cambiato il mercato della telefonia in Italia e soprattutto come stanno evolvendo le abitudini di “consumo” degli italiani: una riflessione sostenuta dai dati di una ricerca sviluppata da GFK e presentata proprio due giorni fa.
Nel 1995, è questo il primo dato della ricerca, erano 2,9 milioni gli italiani che possedevano un telefono cellulare; ad aprile 2015, periodo in cui si è chiusa la rilevazione, il numero dei possessori è salito a 46,8 milioni, che corrispondono a un tasso di penetrazione davvero alto: 9 italiani su dieci.

Una curva di adozione veloce per gli smartphone – Decisamente veloce anche la curva di adozione degli smartphone: solo nel 2009 avevano toccato l’1,2 per cento della popolazione, mentre a sei anni di distanza il tasso di penetrazione è arrivato al 47,6%.
Di certo in questa crescita c’è tanto “effetto downpricing”: oggi la spesa media per uno smartphone si attesta sui 235 euro, oltre il 60 per cento in meno rispetto ai 636 euro richiesti nel 2004.
Similmente, i cosiddetti feature phone, ovvero i telefoni tradizionali, hanno registrato un calo del prezzo medio di vendita nell’ordine del 75%, da 169 a 43 euro.
Parimenti, negli anni, è cresciuta la disponibilità di modelli con display touch, che oggi rappresentano il 100 per cento delle vendite là dove nel 2014 erano poco più del 38%, osì come è cresciuta la dimensione dei display, che dai 2,3 pollici del 2004 oggi si attestano in media sui 4,7 pollici.

Spesa dimezzata, decollo dei servizi – Ma se questi sono gli orientamenti di acquisto, ancor più interessanti sono i dati che analizzano i comportamenti degli utenti.
Da un lato la spesa media pro capite per i servizi di telefonia si è dimezzata nell’arco di otto anni, passando da 24 a 12 euro. Nel contempo però è esplosa la base di utenti attivi, che da un “misero” 1,8% del 2007 arriva oggi a pesare per il 32,4 per cento della popolazione italiana, particolarmente attratta da social network, Facebook in primis, servizi di chiamate tramite Internet, o ancora musica e video.
Il 22,8% degli italiani consulta le proprie caselle di posta da cellulare, mentre sono in crescita decisa, se pur ancora in percentuali a una cifra, gli italiani che effettuano da cellulare acquisti online (il 7,4 per cento della popolazione) oppure pagamenti (4,4%).

La telefonia fissa resiste per Internet – A questa crescita esplosiva della mobilità fa da contraltare un altrettanto deciso calo della penetrazione dei servizi di telefonia fissa: da una penetrazione pari al 94,7 per cento della popolazione del 1995 siamo arrivato oggi al 64,2 per cento. Una penetrazione funzionale alla necessità di disporre di connessione a Internet, visto che Adsl e fibra sono passati dal 4,3 per cento del 2003 all’attuale 53,7 per cento.
È tuttavia interessante notare come nell’arco di un anno l’utilizzo di Adsl e fibra calino, se pure in una percentuale minima pari allo 0,6% probabilmente a favore di altri dispositivi, in particolare le chiavette Internet.

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