VmWare propone di fornire servizi di hosting in chiave virtuale.
Vmware ha realizzato un Service Provider Program (Vspp), indirizzato a service provider, aziende che offrono servizi di hosting Web, aziende di telecomunicazioni e fornitori di outsourcing, per dare loro la possibilità di includere l’infrastruttura virtuale tra i servizi ai loro clienti.
Il programma è basato su un nuovo modello di licenza, che permette di sviluppare una propria infrastruttura virtuale, creare un’offerta di servizi e “noleggiare” macchine virtuali Vmware ai propri clienti finali. Il prezzo per i Service Provider è calcolato sulla base dell’effettivo utilizzo mensile delle macchine virtuali.
Secondo Vmware, per l’utente finale azienda l’avere come servizio l’accesso a un’infrastruttura virtuale dovrebbe comportare vantaggi rispetto alle tradizionali offerte di hosting, che prevedono server dedicati o hosting condiviso. Un’offerta basata su server dedicati spesso porterebbe a una sovrastima della capacità nel lungo periodo e a una mancanza di flessibilità.
Il programma Vspp, invece, dovrebbe consentire ai fornitori di hosting di dare servizi di “utility computing”, in grado di consentire ai clienti finali di aumentare o ridurre in modo rapido la capacità della loro infrastruttura virtuale per allinearla alle richieste effettive. Nel caso di hosting condiviso, invece, le singole istanze del sistema operativo son o partizionate, obbligando i clienti a modelli di elaborazione unici, non completamente isolati l’uno dall’altro. Le macchine virtuali Vmware sono isolate: se una virtuale va in crash, le altre rimangono disponibili e possono essere facilmente adattate alle necessità specifiche di ogni applicazione.
I fornitori di hosting possono scegliere tra la licenza di Vmware Infrastructure Enterprise o Starter, potendo così confezionare vari pacchetti di utility computing per le diverse necessità dei clienti, dai servizi gestiti di alto livello fino all’hosting di siti Web individuali.