Virtual Data Center presente e futuro dell’It

Per l’Ad di Bt Italia, Corrado Sciolla, il cloud sarà il fenomeno dirompente del 2010. Pronta un’offerta di servizi che ne sfrutta appieno le possibilità

Di anno in anno Bt sta allargando il proprio raggio d’azione e oggi annuncia il proprio impegno verso il cloud computing, «una tecnologia che sarà dirompente nel 2010» come ha sottolineato l’Ad italiano, Corrado Sciolla.

Infatti, la business unit Global Services ha realizzato il nuovo servizio di Virtual Data Center (Vdc) «con l’obiettivo di offrire una maggior efficacia alle aziende, perché ha un upgrade immediato, e un risparmio di circa il 50% a parità di calcolo».

Come ha osservato Steve Holt, general manager It services di Bt, Vdc è un servizio, non una tecnologia, che consente ai clienti di pagare a seconda dell’utilizzo. Inoltre, offre una facile implementazione e Service level agreement del 99,9%.

La soluzione Vdc è costituita da applicazioni e servizi erogati in modo automatico attraverso un portale online al quale i clienti possono accedere in modo facile. E, sempre in automatico, sono disponibili virtual server, storage, sicurezza e networking, supportati da un unico help desk.

«Noi non vogliamo dare al cliente una potenza di calcolo virtuale – ha specificato Enrico Campagna, Head of Marketing di Bt Italia – ma vogliamo metterlo nella condizione di costruirsi il suo ambiente virtuale e di gestirsi le aree di attività che preferisce».

Quindi, dopo l’annuncio di qualche anno fa del Bt Virtual Disaster Recovery, oggi il Vdc si aggiunge all’offerta di outsourcing, che però rimane un modello tradizionale, con le solite regole contrattuali.

Rispetto all’outsourcing, tuttavia, come evidenziato da Campagna, un servizio di Virtual Data Center ha il vantaggio di consentire risposte e tempi di reazione molto più veloci, in quanto è il cliente che lo usa e ne decide i tempi, per cui ha in mano uno strumento che offre una grande flessibilità. In definitiva, rende possibile il passaggio dal “real time” al “just in time” che in questo caso corrisponde all’on demand.

L’Italia è la seconda nazione in Europa, dopo l’Inghilterra, a presentare il Virtual Data Center, disponibile da gennaio per le top imprese e da metà febbraio anche per le medio-piccole aziende e i reseller.

Nel nostro paese il servizio sfrutta la tecnologia del Data Center di Settimo Milanese (Mi) considerato uno dei più avanzati e sicuri in Europa, in grado di offrire disponibilità e continuità di supporto 24×7.

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