Tramite l’ausilio della business intelligence, la società ottiene una panoramica real time degli stock a magazzino, potendo in questo modo gestire gli acquisti centrali e amministrare meglio le aree critiche dei negozi
Virgin Megastores ha costruito un
datawarehouse come base del progetto di business
intelligence volto a migliorare la qualità dei propri
report.
Il retailer inglese ha creato un repository per
l’accesso in tempo reale ai dati di vendita provenienti dai negozi, al
fine di migliorare i processi di acquisto e stoccaggio. Tony
Johnson, IT Director di Virgin Megastores, ha affermato che, sino ad oggi, tale
analisi non era possibile. Ha poi aggiunto: «Utilizziamo questo progetto di
reporting per focalizzarci sui margini e sulle aree critiche dei negozi. In
questo modo abbiamo una visione aggiornata in real-time dello stock e altre
applicazioni vi si possono agganciare al livello degli acquisti
centrali».
L’azienda ha acquisito il datawarehouse e i tool di BI un anno fa,
da MicroStrategy, e ha iniziato proprio in questo
periodo a generare i report. La catena di prodotti musicali ha già rilevato un
miglioramento nella qualità dei dati che vengono utilizzati per
le decisioni di acquisto relative ai negozi, un aspetto – ha affermato Johnson –
particolarmente importante nel business del retail entertainment, visto il ritmo
delle novità e i volumi che contraddistinguono musica, videogame e film.
«Dobbiamo gestire moltissime versioni di un prodotto – ha continuato
Johnson -. Per esempio, se un videogame in DVD è in tiratura limitata,
l’eventuale riordino al distributore viene messo in coda. Arrivare tardi
significa bruciarsi delle vendite potenziali. È pertanto fondamentale la
capacità del datawarehouse di fornirci tempestivamente i trend iniziali di
vendita».
Virgin Megastores è ora in grado di fornire al management una vista
centralizzata dei dati di vendita e dei margini. «Il prossimo step
è quello relativo alla fase di analisi relativamente alle esigenze
specifiche», ha concluso Johnson.