Vira verso l’i.Economy l’immagine di Informix

Afflitta per oltre due anni da problemi finanziari e di posizionamento di mercato, Informix ha usato la propria manifestazione Solutions Portal ’99, in corso di svolgimento a San Diego, in California, per cambiare radicalmente immagine e salire sul gra …

Afflitta per oltre due anni da problemi finanziari e di posizionamento di
mercato, Informix ha usato la propria manifestazione Solutions Portal ’99,
in corso di svolgimento a San Diego, in California, per cambiare
radicalmente immagine e salire sul grande carro del business Internet con
un ruolo possibilmente da protagonista. La chiave del cambiamento si chiama
Foundation.2000, sin qui conosciuta con il nome in codice di Centaur, ed
è
una filosofia, oltre che un insieme di prodotti, votata, come ha rimarcato
il nuovo presidente e Ceo della società, Jean Ives Dexmier, "a portare
ordine nel caos oggi collegato alla diffusione di Internet nelle
aziende"
. In buona sostanza, Informix Internet Foundation.2000 è
un’infrastruttura nella quale si convogliano esperienze passate del
costruttore (soprattutto il motore Ids), conoscenze maturate attraverso
acquisizioni (quella di Red Brick, in particolare) e novità tecnologiche,
con lo scopo di presentare agli utenti un ambiente di sviluppo per
soluzioni Web-oriented il più universale possibile, ossia in grado di
supportare diversi sistemi operativi (Unix, Windows Nt, Linux), linguaggi
(Java, C++, Html, Com+, ActiveX) e interfacce, usando come logica di base
quella della tecnologia database object/relational.
Al centro della piattaforma, troviamo ancora il motore sul quale Informix
ha costruito la propria credibilità e sul quale si è appoggiata anche ne
i
momenti più difficili. L’ultima versione aggiornata integra la tecnologia
dei datablade ereditata a suo tempo dall’acquisizione di Illustra e da
allora croce e delizia del costruttore statunitense. I datablade sono
estensioni che consentono di supportare dati di differente formato, quindi
non solo di testo, ma anche audio, video o geospaziale. Tutt’intorno si
dipanano le novità tecnologiche e gli aggiornamenti che compongono
l’architettura di Foundation.2000. Vi troviamo la Java virtual machine
integrata J/Foundation, il Com Adapter, il modulo Web DataBlade 4.0 e
quello Text (fornito in partnership da Excalibur), per finire con Office
Connect, che si occupa della ricerca dei dati su database per poi
visualizzarli in fogli di Microsoft Excel o WorkBook. I più avveduti non
potranno fare a meno di notare come quello odierno non sia altro che un
nuovo e aggiornato tentativo di riproporre quel concetto di "universalità"
che l’azienda aveva cercato di applicare circa tre anni fa all’evoluzione
del proprio database, ma che aveva anche segnato l’inizio della crisi, una
repentina marcia indietro e un ridimensionamento provvisorio dei propri
obiettivi di mercato. Certo, allora non c’era ancora il Web come paradigma
tecnologico per lo sviluppo del business aziendale. Oggi, invece, è propri
o
su questo perno che si costruisce la nuova immagine di Informix, nuovamente
pronta ad affrontare il mercato nel suo insieme (non più solo in quella
fascia alta dove era sembrata rannicchiarsi nel recente passato),
addirittura con intenti di "guida" che nemmeno altri big informatici hanno
esplicitato con tanta enfasi. Più che il mercato nel suo complesso,
occorrerà vedere come reagirà la clientela stessa della società a ques
to
nuovo salto in avanti. Dexmier ha voluto puntualizzare che Foundation.2000
rappresenta "un percorso migratorio verso il Web che parte da quanto sin
qui installato, con l’intento di uniformare il Web e i suoi
componenti"
. Se quest’obiettivo non sarà vissuto come un nuovo
tentativo di imposizione (come successe in passato per Universal Server),
allora è probabile che l’intento possa essere raggiunto. Non è un caso,
comunque, che sia stato puntualizzato come non esista l’intenzione di
abbandonare l’Oltp, dove si colloca la base installata e che, secondo le
stessa Informix, è un segmento ancora in crescita e che garantisce alti
margini. Per ampliare questo mercato, invece, l’azienda dovrà
necessariamente rafforzare la propria struttura, oggi francamente
insufficiente. Ne è cosciente lo stesso Ceo della società, che ha
annunciato l’intenzione di estendere radicalmente la rete di partnership
(ma i nomi per ora latitano) e anche di procedere in futuro a nuove
acquisizioni. Per raggiungere i propri obiettivi, Informix potrà far leva
anche su un ritrovato equilibrio finanziario, confermata dai risultati del
secondo trimestre fiscale. Il fatturato, in particolare, è cresciuto del
19%, raggiungendo i 206,8 milioni di dollari. Gli utili, invece, risentono
ancora di qualche scoria del passato. In termini operativi, infatti, ci
sarebbe un attivo di 17,5 milioni di dollari, ma per il totale occorre
aggiungere un addebito di 97 milioni, dovuto alla ricomposizione di un lite
con parte degli azionisti, seguita alle difficoltà finanziarie del recente
passato. La liquidità dell’azienda, comunque, può far leva su 205,8 mili
oni
di dollari in contanti e altri 237,8 milioni in investimenti.

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