Vino in polvere: Amazon e eBay nel mirino

La Commissione europea ha risposto a un’interrogazione di Mara Bizzotto sui falsi Amarone, Chianti e Prosecco venduti online.

Mara Bizzotto ha dato conto della risposta avuta alla Commissione europea alla sua interrogazione sul caso dei falsi vini in polvere venduti su siti di e-commerce come Amazon ed Ebay.

All’interrogazione ha risposto il Commissario all’Agricoltura, Dacian Ciolos,
che già nei mesi scorsi aveva esortato gli Stati Membri a ritirare dal
mercato i wine kit per la produzione di vino in polvere venduti in
Inghilterra.

«È stata evidenziata la necessità di adottare provvedimenti anche contro le aziende che si occupano di commercio elettronico – ha dichiarato Ciolos – A tal fine è stato richiesto un intervento da parte degli Stati Membri in cui queste aziende hanno sede».

Bizzotto aveva espressamente invitato la Commissione europea a «vietare la commercializzazione dei falsi vini in polvere anche sui principali siti web di e-commerce», facendo riferimento a vini Dop ed Igp contraffatti come prosecco, amarone, valpolicella, chianti, «fino ad arrivare ad altre improbabili bevande come il frascati al cocco o lo chardonnay alla pera bianca».

Per Bizzotto la risposta di Ciolos «conferma l’interesse e
l’impegno con cui la Commissione sta provando a porre fine alla
commercializzazione di questi colossali tarocchi, tanto negli scaffali
dei supermercati quanto sul web. Internet non deve più essere la terra
di nessuno e chi spaccia questi intrugli per vini di qualità va
severamente punito perché, oltre a violare la legge, inganna i
consumatori e provoca pesanti danni economici e di immagine ai nostri
produttori
».

Come già ribadito nei mesi scorsi dall’esecutivo questi prodotti
non possono essere commercializzati utilizzando una denominazione di
origine protetta o un’indicazione geografica protetta, nemmeno
attraverso una semplice evocazione del nome.

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