Videofonia con gli occhi a mandorla

La speranza mondiale di grossi guadagni ancora una volta ha gli occhi a mandorla.

Internet non è l’unico mercato nel quale si punta sul video per aumentare introiti e guadagni: il telefonino si propone sempre di più, tanto che in Giappone il luogo del futuro non è più il tavolo da desktop né le ginocchia da laptop, bensì la… tasca del superfonino. Il classico mercato “da tasca”, voce e servizi dati, sta però scemando, quindi gli operatori stanno cercando nuovi servizi da offrire, convinti di vincere.

Però un’indagine presentata da Gartner alla fine di settembre ha mostrato che solo il 5% degli europei intende investire una decina d’euro al mese per il video su schermi da 2”.

Gli asiatici, comunque, rispondono con maggior entusiasmo: il 20% degli intervistati pensa di farsi quel regalo entro la fine di quest’anno. D’altronde i numeri vanno acquisiti e letti.
 
In Giappone iMode ebbe successo non per il servizio in sé ma sostanzialmente perché i gestori telefonici non inoltravano gli SMS a utenti di altre reti; negli States tutti vedono solo wifi perché gli spazi sono troppo aperti per i cellulari e la parte più viva di scuole e campus è online sui portatili.

Indipendentemente dal primo approccio ai grossi investimenti necessari al video in tasca, il futuro a medio termine resterebbe dipinto d’oro. Juniper ipotizza una crescita imperiosa, nonostante il ritorno dall’investimento sia collocato cinque anni dopo l’inizio dell’attività: e se in Gran Bretagna la Virgin ha chiuso il suo fallimentare servizio, in Italia c’è 3 che viene riportata come un modello di successo.

Ma la speranza mondiale di grossi guadagni ancora una volta ha gli occhi a mandorla.

Leo Sorge – PiùBlog

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