Video in scatola

Il test di quattro videoconvertitori per riversare i clip su CD, DVD o disco fisso

ottobre 2003 C’è chi vuole conservare su PC, in formato
digitale, il filmino delle vacanze scaricato dalla videocamera, digitale o analogica;
il tifoso sfegatato può salvare dalla TV le azioni salienti della finale
della Champions League; mentre i cultori di un telefilm possono trasferire da
una cassetta VHS l’ultima puntata o uno spezzone significativo. Questi sono
solo tre possibili scenari che richiedono un collegamento di una sorgente video
al personal computer.

Se nel caso di una videocamera digitale l’unica connessione è
la semplice firewire (di serie o con l’aggiunta di una
schedina interna su ogni PC), nel caso della videocamera analogica, della TV,
del cavo antenna o del videoregistratore il discorso potrebbe un po’ complicarsi.

La soluzione ai problemi di connessione può arrivare dai box
video esterni
che mettono a disposizione differenti ingressi e uscite
audio e video. Una volta individuato il tipo di dispositivo da collegare al
personal computer e soprattutto che tipo di connessione utilizza, si può
passare alla decisione di quale box esterno acquistare. Sul mercato ne esistono
diversi modelli, si parte da quelli più semplici con solo ingressi Video
Composito e si arriva a quelli che dispongono di sintonizzatore televisivo.

I prezzi possono variare molto in base al numero di interfacce, ai chip di
controllo, al software in dotazione, si parte da circa 150 euro
per arrivare anche ad oltre 500.

Nei PC Open Labs abbiamo testato quattro differenti box video, che rappresentano
scelte di fascia media adatte per un utilizzo a casa o in alcuni casi anche
per esigenze semiprofessionali, come l’utilizzo in ufficio o in azienda.

Tutti i box si collegano al PC tramite un’interfaccia USB o firewire.
Nel primo caso vi consigliamo di scegliere i prodotti USB 2.0 invece
della versione 1.1, si passa da una velocità di 11 a 480 Mbps: la maggior
velocità è necessaria, indispensabile, spostando grandi file video.

Una volta collegato, si può iniziare a usare il dispositivo esterno
al personal computer in combinazione con uno dei software inclusi nella confezione
o con un software di videomontaggio o di acquisizione video già presente
su computer.
Di solito nelle confezioni dei box video esterni si trovano programmi completi,
a volte non dell’ultima versione in commercio, oppure versioni cosiddette
lite, cioè senza tutte le funzionalità dei programmi completi.

I quattro box video esterni sono stati collegati a un PC composto da un Pentium
4 a 3,06 GHz installato su una scheda madre con chipset i850, 512 MB di Rambus
PC800, scheda video Matrox Parhelia, scheda USB e firewire Duo-connect di Adaptec.
Abbiamo acquisito spezzoni di un video sia da un lettore DVD sia da un videoregistratore
tramite il software in bundle nella confezione e tramite Ulead Mediastudio 7.
Il sistema operativo utilizzato è Windows XP Professional con Service
Pack 1 installato.

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