Viaggio nella gestione dei processi

Oracle, Ca, Tibco e Compuware confermano il proprio impegno in materia attraverso il rilascio di una serie di soluzioni specifiche

Il mercato della gestione dei processi è in piena effervescenza. Numerosi sono gli annunci che da qualche tempo stanno movimentando il segmento, al centro dell’attenzione di un folto gruppo di vendor.


Prima fra tutte la Oracle Application Integration Architecture, una piattaforma aperta basata su standard per la gestione di processi aziendali appoggiati su Oracle Applications, applicazioni di terze parti e applicazioni personalizzate. Con questa architettura la società di Redwood propone integrazioni pre-costituite fra le applicazioni business e verticali, utilizzando un Common Object Model e una piattaforma basata su Bpel (Business process execution language). Lo scopo è fare in modo che gli altri vendor possano integrare le proprie applicazioni con le Oracle Applications e gli utenti estendere la piattaforma alle applicazioni legacy. Con lungimiranza, il Common object model è lo stesso che sarà utilizzato nelle applicazioni Oracle Fusion.


La società di Larry Ellison sta pianificando, inoltre, la distribuzione di Process Integration Pack orizzontali e specifici per settore verticale, capaci di fornire flussi di business pre-integrati tra le varie applicazioni Oracle. I Process Integration Pack disponibili inizialmente saranno Oracle Siebel Crm On Demand Integration Pack for Oracle E-Business Suite, per la conversione automatica di opportunità in quotazioni e delle quotazioni in ordini, e Oracle Siebel Crm Integration Pack for Oracle E-Business Suite Order Management, per una configurazione complessa dei prodotti, disponibilità di inventario, elaborazione automatizzata degli ordini, sincronizzazione dei prezzi e stato degli ordini in tempo reale. In seguito saranno rilasciati altri 8 Pack per l’integrazione di funzioni dei sistemi PeopleSoft e JdEdwards.


Sul fronte dell’allineamento dei processi di business e dei servizi It, Ca ha rilasciato, invece, Workload Automation, una soluzione progettata per ottimizzare in tempo reale le performance delle infrastrutture aziendali, compresi gli ambienti distribuiti e i mainframe. La soluzione, di fatto, orchestra l’allineamento, incorporando i cosiddetti workload trigger automatici all’interno di flussi di lavoro già esistenti. L’approccio di automazione service-oriented collega gli eventi e i componenti infrastrutturali all’esecuzione di processi aziendali e informatici. Mediante la prioritizzazione dei carichi in base alle policy, Workload Automation procede, invece, alla tutela dell’integrità dei processi nevralgici aziendali. I workflow di produzione sono rappresentati graficamente, mentre la notifica automatica delle eccezioni garantisce l’urgenza appropriata nel rispondere a malfunzionamenti o ritardi. I componenti si avvalgono dei Web service e di un’architettura event-based per integrare i processi del workload in flussi di lavoro coesi, accessibili tramite un portale di gestione, chiamato Ca Workload Control Center. Workload Automation comprende una nuova versione del motore basato su policy di Ca per la gestione del workload in ambienti distribuiti (AutoSys Workload Automation r11) e include la tecnologia acquisita da Cybermation per la gestione dinamica dei carichi di lavoro degli ambienti distribuiti e mainframe (Ca Esp Workload Automation).


Event processing e dintorni


In tema di Complex event processing, Tibco ha rilasciato BusinessEvents 2.0, nuova release che contiene funzionalità ampliate delle regole e una serie di miglioramenti per la realizzazione più rapida delle applicazioni di event processing. La soluzione consente di identificare modelli significativi tra i tanti eventi che si verificano in tutte le attività. Lo fa con un approccio model-driven che permette di raccogliere, filtrare e correlare moli di dati relativi a eventi separati. In particolare, BusinessEvents 2.0 implementa una nuova Api per l’interfacciamento con altre applicazioni e ha una capacità di deployment che permette di scrivere ed effettuare il deployment di regole aggiuntive mentre l’applicazione è in funzione. Rule Analyzer raccoglie, invece, statistiche sulle performance di ogni regola, classificandole in base alla loro efficienza. Inoltre, permette la visualizzazione di un intero progetto sotto forma di grafico, mostrando come una regola o un oggetto è collegata all’altra. Rule Debugger, infine, analizza gli effetti di vari cambiamenti e rileva cicli di regole circolari, prive di azioni, con le stesse condizioni, ma con azioni diverse e una serie di altre possibili anomalie, riducendo la fase di debugging. Oltre a ciò, permette anche attività di simulazione.


Chiude la carrellata degli annunci Compuware Vantage 10, una soluzione di service management per la gestione del servizio applicativo dal punto di vista del business. Il prodotto integra capacità di monitoraggio complete dell’attività degli utenti finali, con analisi delle applicazioni .Net e Java, oltre che con parametri di misurazione dell’impatto sul business. Queste capacità consentono la prioritizzazione e la risoluzione dei problemi business-driven e il sistematico miglioramento del servizio offerto. I parametri di misurazione dell’impatto sul business consentono di analizzare il numero effettivo di utenti e il numero massimo di utenti potenziali coinvolti in un problema di prestazioni o disponibilità.


La soluzione consente anche il monitoraggio del VoIp nel contesto di altre applicazioni che si contendono le risorse di rete, generando report gestionali sullo stato di integrità del servizio, incluso il numero di chiamate con livello prestazionale ridotto.


Un modello esecutivo indipendente


Dallo studio di Bptrends sulle iniziative Bpm, Survey of Business Process Initiatives, è emerso che le organizzazioni dotate di un centro di eccellenza Bpm hanno realizzato un Roi 5 volte superiore rispetto a quelle che non lo hanno. Allo stesso modo, le organizzazioni che dispongono di un team dedicato ai processi di business hanno ottenuto un Roi quasi doppio rispetto a quelle che non ne dispongono. Allo scopo, Tibco ha rilasciato Bpm Execution Model, un modello esecutivo per velocizzare e migliorare i processi di business attraverso una guida dettagliata, in grado di pianificare e implementare il Business process management. Il modello, indipendente da prodotti e tecnologie, mette a disposizione un processo lineare, articolato in sei fasi (visione, struttura organizzativa, infrastruttura, pianificazione, trasformazione ed esecuzione). Inoltre, è di tipo iterativo, per cui i processi di business, ma anche le best practice e gli standard dell’organizzazione sono continuamente migliorati sulla base delle esperienze e dei risultati ottenuti in ogni fase precedente. Ciò consente alle aziende di essere più autosufficienti e meno legate al supporto del fornitore nell’implementare in futuro altre iniziative Bpm.

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