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Nel viaggio verso il cloud i partner sono l’equipaggio del volo Oracle

Il messaggio che Robert Scapin, alliance e channel leader di Oracle rivolge ai partner nella giornata dedicata a loro, tenutasi a Milano, è essenziale: il cloud sta diventando fondamentale per qualsiasi azienda e che per implementarlo serve avere una piattaforma e un percorso.
A sostegno del messaggio utiizza a una metafora: «Oracle è l’aeroplano, i partner l’equipaggio, i clienti sono i passeggeri del viaggio verso il cloud».
Per intraprenderlo non serve essere radicali, non si deve entrare nel paradigna psicologicamente ossessivo del viaggio di sola andata. Si comincia con un ambito e poi ci si apre agli altri. L’importante, sottolinea Scapin, è cominciare.
E non si fa sviluppo a silos. Ci sono vari pillar da utilizzare e questo facilita gli approcci.
Oracle ha raddoppiato i propri datacenter proprio per sostenere le iniziative di tutti.

Cloud machine per i partner

In Emea, sottolinea Scapin, «sono stati vinti oltre 3.000 deal insieme ai partner, di cui il 10% in Italia». 851 persone sono state certificate su Oracle Cloud solamente in Italia.
In più è stato varato il Cloud evolution center di Computergross di Empoli, dove è stato implementato un private cloud per fare demo.
La missione per i partner, dunque, è muovere i workload che gestiscono con le loro soluzioni da on premise verso il cloud.
Costruendo un percorso a valore: da system integrator il partner deve diventare un fornitore di soluzione completa su SaaS.
Oppure chi ha un’applicazione on premise, fa dapprimas un cosiddetto lift and shift e poi mette a disposizione l’applicazione sul marketplace Oracle.
Scapin sostiene che Var e Vad dovranno vendere valore. Alcuni già lo fanno, come appunto Computergross (uno dei due distributori di Oracle insieme a Icos) con il cloud Evolution center, nel datacenter di Empoli.

Il Roi del cloud per i partner

A supporto di questa politica di indirizzo per i partner ci sono i numeri forniti da Oracle.
Il partner che fa cloud con Oracle vede un aumento dei ricavi del 50%.
A livello di margine si parla del 40% in più per un’attività di Managed Service Provider e del 60% per  con per chi sviluppa.
Ma quale datacenter devono usare i partner di Oracle per fare questi numeri?
Se usano il public cloud Oracle costa meno, spiega Scapin. Ma non c’è una posizione rigida.
Oracle concede di installare la cloud machine nel datacenter prescelto, per vari motivi, e si può anche procedere con un “cloud at customer”.
Soluzioni ibride ce ne sono. Quello che conta è che si gestiscono tutte con la stessa console.
Sotto, l’elenco dei partner premiati da Oracle quest’anno a Milano, per varie categorie di utilizzo cloud.

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