Via la carta, andrà meglio

Castorama Italia avvia con Atos un progetto di ottimizzazione del ciclo passivo che si prospetta virtuoso.

Castorama Italia, società di vendita al dettaglio di prodotti per il bricolage che fa parte del gruppo inglese Kingfisher e che in Italia ha 27 punti vendita e oltre 2.500 dipendenti, ha una strategia di forte espansione, che prevede di raddoppiare il numero dei negozi nei prossimi 7 anni.

Gli obiettivi di crescita di Castorama, che oggi offre un portafoglio di 50mila prodotti divisi in 5 settori, oltre ad un segmento dedicato al customer service, richiedono un programma di riduzione della complessità e di recupero efficienza nella gestione fornitori.

Per farlo, si è affidata ad Atos Origin per la realizzazione del progetto europeo denominato “Smart Invoice Processing”.

Per ridurre la complessità e recuperare efficienza nella gestione dei fornitori, il supporto fornito da Atos Origin prevede il ridisegno del processo e dei flussi operativi del ciclo passivo e l’introduzione della piattaforma LucyStar, realizzata da Idoq Management.

La fase del ciclo passivo, in particolare, è stata individuata dal direttore finanziario di Castorama Italia, Tina Tempesta, come area ad alto potenziale di risparmio, in cui l’automatizzazione delle operazioni di acquisizione e di archiviazione sostitutiva consentiranno alla società di concentrarsi meglio sul proprio core business.

Sarà un processo di ottimizzazione che andrà dalla generazione della fattura presso i fornitori al ricevimento, al trattamento ed all’archiviazione sostitutiva consentendo un notevole snellimento dei costi, del tempo di gestione e un monitoraggio efficace e puntuale dell’informazione.

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