Via il digital divide da mille comuni in tre anni

Vodafone destinerà un miliardo di euro per portare la banda larga nelle zone del Paese non coperte. Autocandidature già aperte tramite un sito. L’ad Bertoluzzo: puntiamo a dare 2 Mbit per utente.

Viva la radio, intesa come tecnologia di trasmissione dati, perché abbatte il digital divide. È la sintesi estrema che si può fare dell’intervento dell’amministratore delegato di Vodafone, Paolo Bertoluzzo, con cui ha presentato la nuova iniziativa della società, che si basa su un investimento di oltre un miliardo di euro nei prossimi tre anni e che punta ad allineare zone del Paese alle capacità trasmissive e ricettive che connotano il restante 88% del territorio nazionale.

Il progetto 1000 Comuni consta proprio nel portare la tecnologia Hdspa e Hspa+ in quei comuni del Paese attualmente caratterizzati da un netto digital divide (calcolati nel 12% del totale), tipicamente realtà rurali o disperse, nelle quali non arriva del tutto la banda larga, sia in forma materiale, sia in forma eterea.

A queste realtà locali Vodafone punta a fornire la tecnologia necessaria per far fruire gli utenti di connessioni a banda larga radio di 2 Mbit al secondo.
E lo fa investendo più di quanto prevedono vari piani governativi, come quello del Presidente Obama (di 795 milioni di dollari), ha sottolineato con una punta d’orgoglio Bertoluzzo.

L’ad di Vodafone, che ha giustamente connotato l’operazione come una scelta imprenditoriale privata, ne ha sottolineato comunque gli effetti benefici a livello macroeconomico.

Il progetto ha già un sito di riferimento, sul quale le amministrazioni locali possono avanzare la propria candidatura: «un elemento fondamentale per pianificare le nostre installazioni», ha detto Bertoluzzo.
Il primo piano di installazioni sarà varato a novembre, sarà verificabile tramite il sito e verrà aggiornato trimestralmente.

Per Bertoluzzo la via radio è l’unica in grado di colmare il digital divide per più motivi: le performance sono chiare; la soluzione copre tutte le esigenze di casa, ufficio e mobilità («la gente si sta abituando allo smartphone», ha detto), la tecnologia è standard e portabile, i costi di installazione sono più efficientabili rispetto alla rete fissa, l’implementazione è rapida. A tal riguardo Bertoluzzo ha ribadito che Vodafone coprirà l’intero territorio anche con upgrade delle 10mila antenne esistenti.

Il che non equivale a bocciare la fibra: «quella va bene per le metropoli – ha rilevato Bertoluzzo – e lì continueremo con i nostri investimenti programmati e definiti nel Progetto Fibra per l’Italia».

Il progetto 1000 Comuni, di fatto, oltre che il digital divide punta ad abbattere anche il confine fra connessione indoor e outdoor, conferendo agli utenti una modalità di connessione unica, già ben esemplificata dalle soluzioni commerciali come la Vodafone Station o Vodafone MyFi.

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