Veniceplaza, passaggio a Nord-est per l’e-business

Diciotto mesi per acquisire 3mila clienti tra le piccole e medie imprese del Triveneto e quindi approdare in borsa. Si riassumono così gli obiettivi di Veniceplaza, società padovana nata lo scorso maggio col preciso scopo di fornire servi …

Diciotto mesi per acquisire 3mila clienti tra le piccole e medie
imprese del Triveneto e quindi approdare in borsa. Si riassumono così
gli obiettivi di Veniceplaza, società padovana nata lo scorso maggio
col preciso scopo di fornire servizi e infrastrutture per
l’e-business alla nutrita platea delle aziende nordestine, finora
orfane di iniziative loro espressamente dedicate. Quaranta
dipendenti, un capitale sociale di 3 milioni di euro e un pool di
finanziatori di rango come Elserino Piol tramite la sua Pino
Partecipazioni, Veniceplaza sorge per volontà di un gruppo di
imprenditori veneti che annovera tra gli altri Serena.com (società di
telefonia locale), Pellegrini ed Extel. "Usare Internet per un
accesso al mercato globale – spiega Leopoldo Franceschini,
amministratore unico della startup patavina – rappresenta oggi un
must per le Pmi. Che il più delle volte, però, non sono in grado di
effettuare i necessari investimenti in proprio. Veniceplaza si
propone di facilitare il loro ingresso in Rete, offrendo una serie di
opportunità altrimenti negate". Si tratta in tutto di circa 350mila
imprese che rappresentano l’ossatura economica del territorio, delle
quali non più di un sesto (stando alle stime più recenti) sfrutta
Internet in modo strutturato. "Entro i prossimi due anni – prosegue
Franceschini – l’80% di queste imprese sarà costretto a usare il Web
e l’e-business come parte integrante delle proprie attività, pena la
fuoriuscita dal mercato. Noi intendiamo fornire, in outsourcing,
l’intero bouquet di servizi necessario". A partire dalla connettività
(Hdsl, Adsl, Voip e altro), grazie al rapporto privilegiato con
Serena.com, passando per il web publishing e il web marketing,
accanto alla consulenza strategica,per arrivare all’hosting e
all’housing. Tre sono i prodotti-servizi, forniti a mo’ di
altrettanti package rispettivamente denominati Venice Basic, Trade e
Advanced. Il primo corrisponde alla realizzazione del sito aziendale,
con supporto in termini di visibilità; il secondo permette anche di
disporre di uno shop on-line, già corredato di soluzioni in
convenzione per la logistica e i pagamenti, mentre il terzo è
costituito da una soluzione di e-commerce avanzata. La quale si
integra col sistema informativo aziendale e consente attività di
customer profiling, e, quindi, di cross selling e marketing in tempo
reale. Aggressiva la politica commerciale della startup padovana, che
prevede 3,9 milioni annui per Venice Basic, due in più per Venice
Trade, mentre per la versione Advanced il canone di abbonamento può
variare tra i 15 e i 20 milioni, cui si aggiunge il costo per
l’eventuale housing di un server. L’Internet Data Center di
Veniceplaza dovrebbe contare già nel prossimo anno un centinaio di
serventi, in buona parte marchiati Sun. La piattaforma per
l’e-commerce è Broadvision, mentre il Dbms è Oracle. "Opereremo –
aggiunge Franceschini – sui mercati soho, small e medium business,
attraverso agenti e Var selezionati. Tra i nostri partner ci sono già
varie software house nonché alcune aziende attive nell’office
automation, in grado di agire da sensori sul territorio per
segnalarci le esigenze della clientela, da tradurre quindi in nuovi
servizi". L’obiettivo per il 2003 è raggiungere la quota di 14mila
clienti, portando il fatturato dai 700 miliardi attesi alla fine di
quest’anno ai 5,5 previsti per allora.

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