Home Digitale VEMlive 2022 Time to Value, l’evento del system integrator VEM sistemi

VEMlive 2022 Time to Value, l’evento del system integrator VEM sistemi

Tutto esaurito e record di presenze per VEMLive2022 – Time to Value, l’evento organizzato dal noto system integrator italiano VEM sistemi nei giorni scorsi presso la Florim Gallery di Fiorano Modenese. Come da tradizione l’appuntamento si è riconfermato grande momento di incontro e dialogo con esperti del settore che si sono confrontati quest’anno del tema Time to Value – Sinergie Adattive Digitali.

Ad aprire la sessione plenaria Stefano Bossi Amministratore Delegato di VEM sistemi: “La nostra storia è quello che siamo e l’abbiamo scritta investendo nelle tecnologie, nella formazione, nei talenti, con i nostri clienti, cercando di perseguire una cultura di impresa sostenibile, innovativa e inclusiva.

Per il futuro è il momento di alzare ulteriormente la nostra visione del digitale attraverso tecnologie che ci aiuteranno a modellare il cambiamento: oggi ci muoviamo in un contesto in cui non basta più puntare sulla Twin Transition (transizione ecologica e digitale) occorre puntare sulla Triplet Transition: transizione digitale/ecologia/sociale, si tratta di un passaggio che le aziende dovranno compiere se vorranno continuare ad essere competitive. Dovremmo essere più flessibili, più adattivi e veloci per accelerare l’estrazione del valore dalle nostre aziende, It’s time to value!”.

A scandire il racconto della conferenza è stata Simona Burattini, giornalista RAI conduttrice della rubrica Cultura Digitale all’interno del TG2 Weekend che, dopo il benvenuto di Claudio Lucchese, Presidente Florim, ha introdotto la prima ospite: Emanuela Lucchetti, Comunicatrice storica, che ha raccontato storie di incredibili ripartenze, dal Novecento fino ai nostri giorni, tre esempi di impegno e solidarietà per fronteggiare traumi collettivi inaspettati. A salpare i mari dell’incertezza, in cerca di porti di speranza, sono i giovani: tre generazioni di giovani donne e uomini immersi nel proprio tempo, sconvolti da eventi destabilizzanti, chiamati a immaginare un futuro dai contorni diversi.

A seguire Gianmatteo Manghi, Amministratore Delegato di Cisco Italia che ha raccontato la direttrice innovativa della società, dalle novità radicali a quelle incrementali per utilizzare le tecnologie, il tutto mantenendo come fulcro sostenibilità ambientale e job inclusivity. Dopo di lui, Enrico Valli Artificial and Mechanical Intelligence Collaborator dell’Istituto Italiano di Tecnologia ha spiegato alla platea il tempo dei robot, che possono aiutare l’uomo sotto diverse sfaccettature: dai lavori usuranti a quelli di soccorso. Il racconto sul palco ha poi visto un momento di grande commozione con Nicoletta Mantovani Presidente della Fondazione Pavarotti e Luca Marchini Chef Ristorante stellato L’Erba del Re di Modena che, intervistati da Simona Burattini, hanno presentato “Alla Luciano” un libro di ricette e segreti del Maestro in cucina, condito da tanti aneddoti.

È poi giunto il momento di Marco Bubani, Direttore Innovazione di VEM sistemi che ha spiegato come puntando attraverso tre direttrici strategiche: persone, tecnologia e digitalizzazione dei processi, VEM stia investendo per ridurre il proprio Time to Value ma soprattutto quello dei propri clienti. Il manager ha spiegato come l’area tecnica della società, sia stata completamente riorganizzata per “Fusion Team” multidisciplinari, elemento essenziale per poter operare su infrastrutture digitali in grado di gestire applicazioni distribuite che rappresentano oggi uno straordinario elemento di riduzione del Time to Value. Allo stesso modo, anche la digitalizzazione di processi attraverso vere e proprie piattaforme digitali concorre fortemente a migliorare il rapporto tempo/valore così importante per affrontare sfide di competitività sempre crescenti.

VEM sistemi

In chiusura il coinvolgente contributo di Chiara Montanari, Life Explorer che grazie alla sua esperienza a capo di numerose missioni in un ambiente estremo come l’Antartide ha spiegato che è tempo di un “approccio Antartico” anche per il mondo contemporaneo, estremo come l’Antartide per la sua elevata complessità, l’alto rischio e l’incertezza permanente; esso consiste in un aumento della resilienza (individuale e di gruppo) e lo sviluppo dell’effet- tiva abilità di creare opportunità e benessere in molteplici contesti.

Infine il tenore Jenish Ysmanov accompagnato dal pianista Luca Saltini ha commosso la platea con due brani cari al Maestro Pavarotti, My Way e Nessun Dorma.

L’annuncio del VEM Digital Village

“In un contesto globale di mercato in cui l’unica costante è il cambiamento esponenziale, sviluppare sinergie adattive digitali consente di accelerare i tempi per estrarre valore dai progetti aziendali, è il momento delle sinergie e di ripensare al modello del nostro ecosistema IT e di imprimere un upgrade con un passaggio da ‘ecosistema’ a ‘Alleanza di comunità’ cioè un grande Fusion team in cui condividere appieno le esperienze dei nostri hub tecnologici (di VEM, dei partner, dei clienti) con quelle dei competence center istituzionali, dall’università agli ITS.

Servirà un luogo di incontro per favorire le sinergie e la fusione delle esperienze tra i player del mondo IT e per realizzare il sogno dell’alleanza di comunità: questo luogo sarà il VEM Digital Village”, ha annunciato Stefano Bossi, Amministratore Delegato di VEM sistemi che dal palcoscenico di VEMlive ha presentato in anteprima un importantissimo progetto su base pluriennale a completamento di VEGA e che si svilupperà su un’area adiacente all’headquarter VEM di Forlì di 20.000 metri quadri e la cui progettazione del concept partirà nel 2023.

Nel pomeriggio gli ospiti hanno potuto assistere a due Technology Breakout Sessions: The Value Of Observability e The Value Of Infrastructure.

Da un lato, la crescente complessità delle infrastrutture e delle applicazioni distribuite mette a dura prova l’operato del CIO. Le soluzioni di Observability consentono di tenere monitorate e in costante efficienza infrastrutture ibride e applicazioni a micro-servizi estese dai data center locali al public cloud garantendo sempre una ottimale user experience.

Dall’altro lato, le architetture a micro-servizi richiedono il supporto di una nuova tipologia di soluzioni in grado di gestire la containerizzazione dei micro-servizi stessi, il loro monitoraggio, orchestrazione e automazione coerente con i sistemi di rete e di sicurezza. L’infrastruttura assume una forma e un valore del tutto nuovi.

I percorsi hanno preso vita grazie ai numerosi partner di VEM sistemi presenti all’appuntamento: Cisco, Citrix, Cyber Guru, NetApp, Netwrix, Panduit, Red Hat, Rubrik, Schneider Electric e Trend Micro.

Anche per l’edizione di quest’anno del suo evento simbolo, VEM ha scelto una location di prestigio, la Florim Gallery che si trova all’interno dell’azienda di ceramiche Florim con la quale VEM sistemi ha trovato affinità in termini di valori e fonte di ispirazione.

Florim, infatti, è un’azienda che guarda al business come una forza positiva in grado di generare profitto e allo stesso tempo creare un impatto virtuoso sulle persone e sull’ambiente. Florim dal 2021, misurandosi con i più alti standard di performance sociale e ambientale è diventata B-Corp. Le aziende che riescono a ottenere questa certificazione sono le più evolute al mondo in termini di impatto positivo sia sociale che ambientale.  A  tal  proposito  tutti  i  ricavati  dell’evento VEM  sono  stati  devoluti  da  Florim  in  beneficenza.

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