Veeam Software apre a Windows Server Hyper-V

In aggiunta all’apertura alla piattaforma Microsoft di Veeam One e Veeam Backup & Replication, Fabio Alghisi annuncia per la filiale italiana l’allargamento a CGross, un nuovo livello di partnership e l’inaugurazione di una struttura su Roma.

Giornata di annunci doveva essere, giornata di annunci è stata per Veeam Software che, per bocca di Fabio Alghisi (nella foto), sales manager della filiale italiana, in aggiunta a un fatturato 2011 più che triplicato a un anno dall’apertura degli uffici di Milano a lui affidati, in contemporanea con il resto del mondo, ha reso noto come, da qui ad aprile, sotto la denominazione di Veeam One, «la famiglia di prodotti dedicati alla gestione degli ambienti virtuali, ora presentata come un’unica entità sotto la quale reperire funzionalità di monitoraggio, produzione di report, capacity planning, charge tracking e documentation, sarà disponibile anche per la piattaforma Windows Server Hyper-V».

Stessa sorte per Veeam Backup & Replication, soluzione di punta dello sviluppatore di software innovativo per la gestione degli ambienti virtualizzati e la protezione dei dati per Vmware vSphere che, giunta alla sua sesta versione (e, come tale, premiata per il secondo anno consecutivo in occasione del Vmworld di Las Vegas in qualità di miglior nuova tecnologia – ndr), è ora disponibile anche per la già citata piattaforma Microsoft.

Nuovo distributore
In questa chiave va, dunque, letto il non ancora ufficializzato ma pubblicamente annunciato allargamento a Computer Gross che, accanto a Systematika Distribution e a Magirus, amplia in Italia la strategia two tier intrapresa nel 2010 «per servire al meglio il mondo Microsoft» che, né la realtà distributiva di Saronno (Va), né quella paneuropea con sede a Cinisello Balsamo (Mi) contemplano.

A occuparsene è Lara Del Pin che, già channel manager per la business unit di Backup & Recovery Systems in Emc dopo un’esperienza di otto anni in Symantec e Veritas e, prima ancora in Ca e Accenture, prosegue la propria esperienza all’interno del canale in qualità di channel manager di Veeam Software ribadendo «un go to market che, a livello worldwide, fa completamente leva sulla community dei partner».

Una community alla quale, vista l’evoluzione del mercato, Veeam offre una serie di appetitose novità.
«Considerate le richieste da parte del nostro canale, in cerca di una migliore marginalità – sottolinea Dal Pin –, abbiamo portato da 10mila a 6mila dollari, pari a 5mila euro, il limite per registrare le opportunità. Questo permetterà ai partner a valore Gold, che sono tali in quanto hanno investito in formazione per innalzare le proprie competenze, di ottenere una marginalità più interessante».

Ancora una volta, i parametri per entrare nella community Veeam «sono rimasti – parola della manager – i più semplici possibile. Ai Var e system integrator interessati chiediamo, infatti, di investire tempo e risorse nella conoscenza delle nostre soluzioni per arrivare a proporre in maniera autonoma, sia a livello di vendita che di pre vendita, la nostra tecnologia».

Nuovo livello di partnership
Ma senza risultati di fatturato, la certificazione fine a se stessa sa di poco.
Per insaporire il piatto d’offerta Veeam ha pensato bene di introdurre un ulteriore livello di partnership esclusivamente su invito che, denominato Platinum, prevede benefit consistenti ma richiede la condivisione di un obiettivo di fatturato impegnativo.

«La volontà è arrivare a promuovere cinque partner sull’intero territorio nazionale a questo livello, mentre i Gold sono attualmente circa una quarantina anche grazie al lavoro svolto dalla struttura di inside sales da remoto che, da San Pietroburgo, in Russia, supporta in lingua italiana i partner nella validazione di lead registration e nella creazione di demo lab per proporre attivamente i nostri prodotti».

Nuova struttura su Roma
Numeri in crescita a livello worlwide, dunque (+124% il fatturato 2011 rispetto al 2010 per un giro d’affari relativo alle nuove licenze cresciuto del 116%), ma anche per la filiale italiana che «all’aumentare del fatturato – conclude Alghisi –, entro la seconda metà dell’esercizio fiscale in corso, in aggiunta alla figura di system engineer ricoperta da Gianluca Mazzotta, porteranno alla creazione di una struttura su Roma e a un raddoppio delle attuali quattro risorse che presidiano il territorio nazionale».

La crescita del business passa anche da qui.

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