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Vectorworks 2009

Inaugurata ormai un anno fa con il cambio radicale di numerazione (da VectorWorks 12 si è passati, infatti, a VectorWorks 2008), la nuova numerazione di questo storico CAD ha anche dato vita a un programma di aggiornamento con scadenza annuale. Eccoci, dunque, all’alba del nuovo anno, a recensire la nuova fiammante versione 2009, già resa disponibile alla fine dell’anno appena trascorso e prontamente aggiornata (un consistente aggiornamento – denominato Service Pack 2 – è stato reso disponibile proprio mentre scrivevamo). Tante le novità introdotte (a cominciare dal nome, ora con la “w” minuscola) e tanti i miglioramenti apportati a tutta l’intera famiglia di programmi: Vectorworks 2009 rappresenta, infatti, una suite assai nutrita di soluzioni per il disegno che offre strumenti specifici per la progettazione architettonica, per il paesaggio e la pianificazione territoriale, per il disegno meccanico, per la progettazione di sistemi di illuminazione e per il rendering fotorealistico. Scopriamo dunque le principali novità, analizzando il pacchetto denominato Vectorworks Design che ingloba al suo interno tutti i moduli.

Un cuore nuovo

La vera grande novità introdotta con questa versione va a toccare il cuore dell’applicazione, vale a dire il suo kernel di modellazione: Vectorworks 2009 ora si fonda su Parasolid, il sistema di modellazione di Siemens PLM Software, considerato ormai un vero e proprio standard nel settore. Parasolid, infatti, viene impiegato già da tempo in programmi evoluti per il CAD, CAM e CAE come Solid Edge o SolidWorks, soluzioni estremamente professionali (non disponibili su piattaforma Mac) destinate al mondo del design industriale.

L’adozione di uno standard così evoluto si traduce immediatamente in un aumento di velocità da quattro a venti volte maggiore per le operazioni di modellazione 3D e in una precisione straordinaria sia in ambito bidimensionale sia tridimensionale. Proprio per sfruttare al massimo la potenza espressa da Parasolid, sono stati completamente ri-progettati gli Smart Cursor, ovvero i cursori dinamici che permettono il riconoscimento di punti notevoli di un disegno, facilitandone l’aggancio. Qui si assiste davvero a una rivoluzione che lascerà a bocca aperta gli utenti storici del programma: ora il riconoscimento dei vertici di una figura geometrica è assoluto e non c’è più possibilità di errore; il cursore, infatti, si trasforma in una croce che segnala l’avvenuto rilevamento anche quando non sia verificabile visivamente. Non solo: ora sono rilevati in automatico e riconosciuti i centri delle curve, dei segmenti, delle figure geometriche chiuse ecc. Il riconoscimento avviene semplicemente avvicinando a esse il cursore. È ora possibile utilizzare le linee di estensione, sorta di guide dinamiche che si dipartono in orizzontale e verticale dai punti di riferimenti e permettono un aggancio “al volo” di oggetti e linee mentre si disegna. Infine, è ora possibile estendere gli agganci anche agli oggetti contenuti all’interno dei file PDF importati: una vera e propria manna per chi lavora su documenti provenienti dal mondo Windows.

In generale, ogni singolo funzionamento degli Smart Cursor è stato riveduto e modernizzato per permettere di lavorare con più velocità e precisione. Forse chi era abituato al precedente sistema di cursori troverà un po’ difficile districarsi tra la moltitudine di opzioni offerte dalla nuova versione, tuttavia con un po’ di pratica troverà questa innovazione assolutamente irrinunciabile.


Maggiore efficienza

Sembra che alla Nemetscheck North America, la software house, abbiamo voluto perseguire un solo scopo per caratterizzare questa nuova release di Vectorworks: la miglior efficienza possibile. Grazie a un’attenta analisi dei feed­back ricevuti da chi usa il programma per il proprio lavoro quotidiano, i programmatori sono riusciti a ottimizzare operazioni e inserire un po’ in ogni ambito dell’applicazione quegli accorgimenti necessari a ridurre i “tempi morti” e aumentare di conseguenza la produttività generale.

È stato creato, ad esempio, un comando da tastiera che permette un ingrandimento istantaneo nella zona intorno al cursore: premendo il tasto Z mentre si disegna, infatti, si otterrà un riquadro che effettua uno zoom di 8x sull’area di disegno mantenendo attivo lo strumento di disegno che si sta utilizzando, facilitando non poco il tracciamento tramite cursore; l’effetto di zooming scompare non appena si effettua un clic con il mouse. Nella stessa direzione si muove la nuova funzione di Preselezione degli oggetti: ora basta muovere il cursore sul disegno per evidenziare gli oggetti ancor prima di selezionarli con un clic del mouse, evitando così selezioni errate o inutili clic.

Non basta. È stato introdotto un set­up automatico degli strumenti: si tratta ancora di un comando da tastiera (Comando+Opzione) che permette di cliccare su un qualsiasi oggetto presente su un disegno per mutuarne immediatamente tipologia e caratteristiche grafiche. In questo modo non è più necessario impostare gli attributi ogni volta: basterà “pescarli” al volo da un oggetto già esistente.

Il nuovo strumento Visibilità rende istantaneo il lavoro di visualizzazione di lucidi e categorie, in precedenza possibile solo aprendo le relative finestre di gestione: un clic con tale strumento su un qualsiasi oggetto, ad esempio, può rendere invisibile ia necessità di aprire ulteriori finestre di dialogo, ricercare il lucido o la categoria e spuntare il simbolo di invisibilità… davvero un gran risparmio di tempo!

Inutile dire che i miglioramenti all’insegna della produttività sono davvero molti: basti qui sottolineare che dalla Tavolozza Attributi alla Tavolozza delle Informazioni, passando per la Gestione Risorse, tutti gli aspetti dell’interfaccia legati al flusso di lavoro sono stati perfezionati e ripensati.


Terza dimensione più versatile

Anche la terza dimensione si è avvantaggiata notevolmente dall’adozione del kernel Parasolid. Ora, ad esempio, i muri parametrici possono accogliere nicchie e fori speciali differenti dalle finestre e porte parametriche; peccato, tuttavia, che ancora non sia possibile gestire muri parametrici con spessore variabile o sezione irregolare, così frequentemente utilizzati nella progettazione italiana. Lo strumento “arrotondamento” è ora in grado di agire su tutti gli spigoli di un solido e anche sui muri parametrici; sono state ampliate le funzionalità di raccordo, somma e sottrazione delle superfici, così come sono stati migliorati gli strumenti di modellazione evoluta Crea Superficie Loft, Proietta e Protusione/Sottrazione. Lo strumento Estrusione su percorso ora può generare solidi assai complessi, dal momento che i percorsi possono subire cambi di direzione senza deformare l’oggetto risultante.

È stato implementato l’utilissimo strumento per lo “sviluppo delle superfici”: qualsiasi superficie cilindrica o curvata in una sola dimensione dello spazio può essere sviluppata su un piano senza distorsione, permettendo di essere così misurata con esattezza.

Di fronte a tanta potenza sorge spontanea una nota di disappunto: a tutt’oggi non è possibile disporre di una visualizzazione a finestre multiple che faciliterebbe non poco il controllo sulla modellazione tridimensionale. Anche il reparto dedicato alle aperture parametriche è stato ampliato notevolmente: ora sono presenti delle Aperture Speciali parametriche che consentono di dare forma a porte con oblò, porte scorrevoli, vetrine, false pareti a infisso, aperture con tenda o a soffietto ecc. Ciò rende senza dubbio più semplice la progettazione di spazi come uffici, locali pubblici e affini. Attenzione particolare è stata prestata anche a chi progetta bar e negozi: una serie di librerie parametriche permette di inserire celle frigo, ante, top, cassettiere, miscelatori, lavelli e così via. Ampliata anche la libreria di simboli per l’arredamento, con l’introduzione di elementi ad hoc per l’arredo, appunto, di bar e negozi.

Un mondo di scambi

L’apertura verso il mondo esterno è uno dei punti di forza di Vectorworks. Questa versione non si smentisce e implementa novità di grande rilievo. Innanzi tutto, l’importazione di qualsiasi elemento (PDF, DWG, JPEG ecc.) può ora avvenire con un semplice drag&drop direttamente sul foglio di lavoro. Grazie all’adozione della tecnologia Adobe PDF in licenza originale, ora i file PDF conservano i dati vettoriali. In questo modo possono essere scalati e dimensionati con precisione all’interno del disegno. La compatibilità con il formato DWG/DXF ora è garantita sino alla versione di AutoCAD 2009 e il programma legge oggetti Architectural Desktop come muri, porte e finestre. L’introduzione del kernel Parasolid ha poi aperto le porte verso i file con estensione .X_T (quelli appunto di Parasolid), consentendo lo scambio con programmi come Microstation, Unigraphics, SolidWorks e molti altri. Infine, è stata implementata la compatibilità con i file vettoriali di Illustrator.

Impressioni generali

Lo spazio di una recensione non permette di elencare tutte le novità e migliorie introdotte in ogni modulo della famiglia Vectorworks. Al solito, il lavoro svolto dagli ingegneri americani e dall’equipe VideoCOM, distributore esclusivo italiano, è decisamente buono: programma e manualistica sono interamente localizzati in italiano e il supporto è sempre attento e pronto ad accogliere le richieste dell’utenza, apportando le necessarie modifiche di bug fixing nel più breve tempo possibile. Il nuovo kernel Parasolid ha dato una svolta all’applicazione, orientandola verso una direzione moderna e votata all’efficienza e produttività.

Punteggio
4,5/5

info
Nemetschek North America
www.nemetschek.net

distribuito da
VideoCOM
www.videocom.it
0383 366712
versione Basic ITA
€ 1.500,00 + Iva
versione Design
€ 3.400,00 + Iva

Pro
– nuovo kernel Parasolid
– miglioramenti orientati alla produttività e all’efficienza

Contro
– chiave di protezione hardware sempre scomoda
– mancanza di finestre multiple

Universal Binary

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