Vaciago: V, L oppure U? Il dilemma della crisi

Ripresa rapida, depressione lunga oppure normale risalita? Di sicuro l’Italia ha bisogno di nuove tecnologie per fare crescere la produttività

Sarà Una V stretta o una L? Giacomo Vaciago, economista e presidente del forum dell’innovazione digitale apre l’Innovation Forum di Idc chiedendosi se avranno ragione quelli che credono ai miracoli, e pensano che, così come è venuta, la recessione se ne andrà, oppure i pessimisti alla Nouriel Roubini che prospettano uno scenario da anni Trenta con una crisi lunga e un grafico dell’economia piatto. Epoi c’è la classica U che dopo il fondo vede ripartire l’economia.

Oggi ha osservato il docente di Economia e finanza della università Cattolica di Milano, l’economia mondiale è un treno al quale è stata tolta l’elettricità. Un treno che trasporta sei miliardi di persone che pe la prima volta nella storia si trovano insieme ad affrontare insieme una crisi mai vista che ha avuto un’accelerazione devastante il 15 settembre quando dai monitor del mondo della finanza è scomparsa la casella di Lehman Brothers.

Un evento epocale dietro il quale però non si nasconde una “rottura” del mondo dell’industria.

Le nostre aziende hanno ancora le virtù di prima, manca la domanda”.
Però qualche segnale positivo esiste. La corsa del petrolio è finita il 14 luglio quando Bush autorizzò le trivellazioni off shore, e gli hedge fund chiusero le posizioni lunghe, la bolla dei prezzi della case americane dovrebbe esaurirsi nell’arco di tre mesi e anche in Italia con “prezzi e tassi così bassi si sta ricostituendo il potere d’acquisto di chi non ha perso il posto di lavoro”.

I problemi italiani però sono sempre lì.
Da 15 anni cresciamo meno del resto d’Europa e da tre anni l’Italia non cresce”, sottolinea Vaciago.
La questione principale è sempre quella della produttività. “In Italia si lavora poco e male”, sentenzia l’economista che ricorda l’importanza delle nuove tecnologie e il fatto che tutti gli indici segnalano una qualità della vita che non aumenta.

Non è un problema da poco perché Vaciago parla di mobilità sostenibile, energia di “ritardo in tutti i settori della produttività sociale”. Il rischio è di uscire dalla crisi messi peggio rispetto a quando ci siamo entrati.

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