Utili e fatturato in calo per Hp

A causare il rallentamento nei risultati del secondo trimestre fiscale è stata soprattutto la riduzione della spesa delle aziende in sistemi, stampanti e server.

Il secondo costruttore al mondo di personal computer, Hewlett-Packard ha annunciato che l’utile registrato nel secondo quarto fiscale è in calo perché consumatori e aziende hanno fortemente ridotto la loro spesa in sistemi, stampanti e server. Il profitto netto di Hp scende a 319 milioni di dollari, mari a 16 centesimi per azione, dai 935, o 45 centesimi, dello stesso periodo di un anno fa. I fatturati, nel trimestre conclusosi il 30 aprile scorso si contraggono del 3 e mezzo percento, scendendo a 11,6 miliardi di dollari. L’utile misurato senza tener conto di certi oneri è in effetti superiore alle stime già riviste da Hp, offrendo così un piccolo margine di speranza agli investitori in relazione alle prospettive future (che appaiono leggermente meno pessimistiche). Il report appena pubblicato, affermano molti azionisti del gruppo, è un po’ più roseo del previsto nonostante i tagli che Hp effettua sulle proiezioni relative al trimestre che si chiuderà a luglio. Alcuni si aspettavano il segno inequivocabile di una prolungata fase di debolezza. E invece il titolo Hp (precipitato del 60% dopo il massimo raggiunto nel luglio 2000) è stato premiato da un discreto rialzo dopo l’annuncio dei risultati. Nell’ultimo trimestre le vendite di server Unix, pc e stampanti in un mercato già caratterizzato dalla ripresa da una guerra dei prezzi guidata da Dell e Compaq. Un desktop Dell basato su processore Pentium 4 a 1,7 gigahertz vale oggi 1.350 dollari, il 20% in meno rispetto al debutto di appena otto giorni fa e mille meno di un analogo modello Hp.

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