Home Apple Usare l'iPad come computer

Usare l’iPad come computer

È da quando Steve Jobs ha presentato iPad all’inizio del 2010 che è possibile ascoltare una reazione del tipo “tanto non può sostituire il computer”. Dopotutto gli manca una tastiera fisica, lo spazio di storage, la connessione a dischi e chiavette USB e poi manca il filesystem: che razza di computer è quello dove è complicato organizzarsi i documenti in cartelle?
Software mancante e impossibilità oggettive fanno sì che iPad come computer unico possa essere scelto solo a prezzo di rinunce chiare. Ciò non toglie che iPad possa diventare invece computer primario in situazioni dove rimane comunque disponibile un Mac in modalità ausiliaria. Inoltre ci sono persone che, per quanto in situazioni particolari, hanno fatto il grande salto e adesso lavorano esclusivamente con iPad. Per arrivarci hanno fatto le considerazioni e le scelte che formano questo articolo.

La tastiera al centro di tutto
La tastiera software di iPad – il modello originale con schermo da 9,7 pollici – è buona, nonostante le critiche e le incredulità iniziali. Consente agevolmente di scrivere messaggi di posta e di chat e inserire password e parole da cercare.
Per tutte le applicazioni che richiedono poco testo occasionalmente, è una soluzione con una buona efficacia, che consente una discreta velocità di scrittura. Anzi, per il giornalista americano esperto di Mac Jason Snell la relativa lentezza della tastiera software di iPad diventa un buon pretesto per scrivere con maggiore concentrazione: “usare iPad mi ha rallentato e mi ha fatto pensare a ciò che stavo scrivendo in un modo che il mio fido MacBook Air non mi avrebbe mai consentito (…) non solo percepisco come differente l’atto materiale dello scrivere, ma anche i risultati lo sono”. Ma non tutti sono dattilografi abili come Snell: se fate fatica con una tastiera vera, le difficoltà indotte da quella software di iPad sono un ostacolo supplementare insopportabile.

E poi tutto questo vale per l’iPad originale: nel caso di iPad mini, scrivere normalmente sulla dimensione ridotta della sua tastiera è penalizzante. Se volete usare iPad come computer principale e avete la minima necessità di scrivere seriamente qualcosa, il centro assoluto del vostro setup diventa una tastiera esterna.

Per fortuna Apple ci ha pensato dal primo momento e ha dotato iPad, così come iPad mini, della possibilità di interfacciarsi con tastiere esterne, collegate via Bluetooth. Se la tastiera ha la possibilità di alimentarsi tramite batterie va bene anche la tastiera comune di un computer. Altrimenti sono nate mille soluzioni, pensate apposta per l’uso alla scrivania oppure incorporate in una soluzione portatile, ad esempio una custodia, in modo che siano sempre a disposizione in qualunque circostanza.

Probabilmente chi se la cava bene sulla tastiera del Mac preferirà una tastiera separata, per conservare i punti di riferimento delle dita. Il segreto del successo della tastiera software di iPad è infatti che non è completa: nel disegnare la tastiera, Apple sacrifica tutti i tasti che non sono essenziali e questo consente di avere sullo schermo tasti che hanno all’incirca la stessa posizione e la stessa dimensione di quelli che ci sono su un Mac. Di conseguenza l’impostazione abituale che si ha scrivendo su Mac rimane al momento di scrivere su iPad, con grande vantaggio ergonomico e di praticità. Chi invece se la cava ma non è un esperto e ha poco bisogno di scrivere probabilmente si troverà benissimo con una custodia-tastiera. Queste, avendo le stesse dimensioni di iPad in larghezza, possono solo avere tasti più piccoli e raggruppati con maggiore densità. Il vantaggio di avere una tastiera fisica dovrebbe tuttavia superare il compromesso di un design differente da quello di un Mac. Per configurare la tastiera esterna, sul dispositivo iOS, bisogna porre il pulsante Bluetooth su On, dentro Impostazioni. Accesa la tastiera, i due dispositivi si riconosceranno. Il dispositivo iOS mostrerà un numero di quattro cifre da digitare sulla tastiera per il pairing e stabilirà il collegamento. Parliamo di “dispositivi” perché ciò che funziona su iPad vale anche per iPhone e iPod touch. Una tastiera può essere accoppiata a più dispositivi, ad esempio un Mac e un iPad, l’importante è che non cerchino di accedere nello stesso momento alla tastiera. Se ci sono problemi, spegnete Bluetooth sul dispositivo non utilizzato, o eseguite nuovamente il pairing desiderato: dovrebbe risolverli.

Il vantaggio fondamentale di una tastiera fisica usata su iPad consiste nel fatto che molte scorciatoie che siete abituati a usare sulla tastiera fisica su Mac, funzionano anche su iPad. Sulla tastiera software questo non succede. Ad esempio potete selezionare il testo con i tasti cursore e Maiuscole e accedere a vari comandi con i tasti modificatori (Ctrl, Cmd, Alt). Le possibilità a disposizione variano molto a seconda dell’App: conviene fare qualche esperimento e applicare la “memoria del Mac”, cioè provare ad applicare combinazioni di tastiera che ricordate funzionare sul computer e vedere se hanno effetto anche sul tablet.

Quale tastiera scegliere
I modelli disponibili sul mercato sono veramente molti, indipendenti oppure legati a una custodia. Noi ne segnaliamo solo alcuni tra i più diffusi o nuovi e unicamente a titolo di esempio, proprio perché l’offerta è molto ampia.
Restando in casa Apple c’è la ben nota Apple Wireless Keyboard (70 euro). La tastiera ufficiale di Apple può essere usata su qualunque apparecchio prodotto dalla casa della Mela. Si alimenta con due batterie AA e ha una gestione intelligente dell’energia, per cui ha un’autonomia di diversi mesi, dipendente dall’utilizzo. È ottima per tocco, design, risposta dei tasti e ingombro. È più larga di un iPad e non si accompagna in modo elegante al tablet, tuttavia occupa poco spazio ed entra in qualunque zaino o borsa.

Tra le molte tastiere offerte da Logitech ha avuto una veloce diffusione la Ultrathin Keyboard Cover for iPad mini. È una tastiera-custodia che da chiusa protegge lo schermo di iPad mini con un case di alluminio e aperta mette a disposizione una tastiera Bluetooth. È larga quanto iPad mini e pesa 208 grammi, quasi un terzo meno di iPad mini. Il fissaggio è affidabile grazie a un set di calamite integrate che attiva e disattiva automaticamente iPad mini quando la si apre e chiude. A venti euro in più (99,99 contro 79,99) si acquista la versione per iPad “adulto”, di cui Logitech dichiara una autonomia di sei mesi e la compatibilità con tutti gli iPad a partire da iPad 2. Come il modello di iPad mini, contiene tasti per effettuare al volo operazioni come copia e incolla. Si fissa a iPad per mezzo di calamite e attiva o disattiva da sola iPad al momento di usarla.

Due segnalazioni anche per Belkin. La Custodia Folio + Tastiera YourType per iPad (per iPad 2 e iPad di terza generazione; 99,99 euro) è all’apparenza più elegante che tecnologica ma riserva qualche sorpresa nell’ottima risposta dei tasti, con meccanismo a molla, e tasti speciali per copiare e incollare oltre che per controllare la riproduzione dell’audio.
Sono disponibili più angolazioni per sistemare iPad con la giusta inclinazione. Prezzo in euro da definire per la nuova Ultimate Keyboard Case (negli USA si vende a 99,99 dollari), che merita tuttavia una segnalazione per le sue caratteristiche costruttive e il design snello, in robusto alluminio. Belkin dichiara uno spessore di soli 6,4 millimetri e non più di 482 grammi di peso. Viene dichiarata anche una comodità di digitazione da portatile grazie alla tecnologia TruType, per quanto la tastiera sia comunque larga come un iPad (versione 2, 3 o 4) e dunque di formato ridotto. L’assicurazione a iPad avviene tramite magneti, che pilotano anche l’attivazione e lo spegnimento del tablet all’apertura e chiusura. Tasti appositi controllano le funzioni multimediali e l’inclinazione prevede tre posizioni possibili. Secondo Belkin la batteria ricaricabile ha una autonomia di utilizzo di 160 ore e fino a 1.900 ore, o sei mesi, di standby. Un dettaglio che altre tastiere non hanno è il design SoundFlow, che dirige il sonoro di iPad verso chi guarda e favorisce l’ascolto di musica e filmati.

Software senza limiti
Il blogger indipendente Shawn Blanc ha dedicato un articolo all’uso di iPad come computer principale e una delle affermazioni più interessanti è la seguente: il prezzo medio delle 100 applicazioni più vendute per iPad è di 3,12 dollari, mentre il prezzo medio delle top 100 per Mac è di 18,56 dollari. Vuol dire che dotarsi di un efficace corredo software per iPad è in linea di principio più economico che fare la stessa cosa su Mac. Ma si può fare veramente tutto con iPad? Quasi. Una pubblicità Apple di qualche tempo fa recitava che “There’s an app for that”, c’è una applicazione per tutto. Lo stato attuale del software per iPad è che la situazione è enormemente migliorata rispetto all’uscita del tablet nel 2010, le applicazioni molto spesso ci sono e sempre molto spesso offrono tutto o quasi tutto l’essenziale, almeno per gli impieghi generici e classici del computer.
Per il web, Safari su iPad e su iOS è un buon browser, quasi sempre all’altezza della situazione. App Store brulica di browser ognuno con la sua funzione personalizzata, ma la questione fondamentale è che in caso di bisogno ci sono almeno due alternative fondamentali: Chrome di Google e Opera, ambedue gratuiti. Non c’è una versione iOS di Firefox e questa è l’unica mancanza di iPad a questo riguardo. Riesce comunque difficile pensare a un normale impiego web di iPad nel quale Safari, Chrome od Opera non siano sufficienti. Se in ufficio girano chiacchiere sulla mancanza di Flash nel browser di iPad, sono appunto tali. Male che vada si possono provare programmi come Puffin Web Browser Free (gratis) che usano speciali tecnologie server per erogare contenuti Flash anche su iPad.
Reti sociali come Facebook o Twitter dispongono di App ufficiali dal sufficiente all’ottimo. Più impegnativo si fa il discorso quando si desideri aggiornare un sito personale o un blog gestito da WordPress. L’App WordPress gratuita ha fatto grandi progressi negli ultimi mesi e oggi è usabile, ma consigliamo l’acquisto di Poster (2,69 euro), che riconosce i campi personalizzati ed è decisamente più flessibile e stabile dell’alternativa gratuita. A raggio più ampio si può considerare Blogsy (4,49 euro), che riconosce una decina dei motori di blogging più diffusi e permette l’uso di immagini da siti come Picasa o Flickr via drag-and-drop. Da notare infine le App ufficiali gratuite per Blogger e Tumblr.

Per la posta elettronica, Mail è una soluzione sufficiente a un impiego normale, compatibile anche con sistemi aziendali come Microsoft Exchange. Le funzioni a disposizione sono limitate rispetto a Mac: manca un controllo locale della posta indesiderata, mancano i filtri e non si possono manipolare con efficacia le caselle remote della configurazione IMAP. È tutto meno grave di quello che sembra, però. Relativamente alla posta su Gmail, che guadagna sempre più terreno anche in ambito lavorativo, l’App omonima di Google e l’indipendente Mailbox rappresentano interessanti alternative.

Per le chat, iPad è dotato di FaceTime e Messaggi. Skype è disponibile e così AIM. Vari programmi, come Imo Messenger, riassumono in un unico software la compatibilità con numerosi protocolli. Forse è uno dei settori in cui si può dire che le differenze con un computer tradizionale siano pressoché azzerate. Abbondano anche le soluzioni per videoconferenza professionale, ad esempio Cisco WebEx. I nostalgici che usano ancora chat IRC troveranno pane per i loro denti grazie a numerose App, una per tutte Rooms (1,79 euro).

Per l’ufficio
Keynote, Numbers e Pages – la suite iWork in vendita a 8,99 euro per App – hanno ricevuto nel tempo solo aggiornamenti incrementali che hanno portato funzioni secondarie o portato il programma in linea con l’offerta Apple, ad esempio a livello di compatibilità iCloud, senza rivoluzionare l’interfaccia e le funzioni principali. Tuttavia rappresentano ancora oggi esempi di interfaccia touch moderna ed efficace.
Keynote  è più semplice e relativamente limitato della sua controparte per Mac. Tuttavia risulta quasi migliore, con una immediatezza e una semplicità che colpiscono e consentono presentazioni di grande effetto. Ha una scelta di modelli e font più limitata e non riconosce le animazioni complesse. Per il resto è un must. Avendo a disposizione anche un iPhone o iPod touch, sono obbligatori 89 centesimi per l’acquisto di Keynote Remote, con il quale controllare la presentazione da iPhone a mo’ di telecomando (vale anche per Keynote su Mac). Apple vende su Apple Store tutti gli adattatori possibili e immaginabili per collegare iPad a proiettori VGA o HDMI. Il setup migliore è collegare il videoproiettore a una Apple TV, cui iPad e iPhone accederanno in modalità wireless. Non si vedono reali alternative a Keynote, anche se vale la pena di dare un’occhiata a Perspective, un programma recente e gratuito.

Numbers  è ancora più godibile rispetto al suo analogo per Mac di quanto sia Keynote, grazie a una interfaccia intuitiva e ben concepita. La generazione di grafici è di buon livello e la velocità è accettabile. L’unico vero rivale in termini di innovazione è Permanent (8,99 euro) soprattutto perché dotato di uno sistema di scripting interno che però va imparato in quanto diverso da AppleScript, Visual Basic o altri. Attenzione a GRID, che promette un approccio veramente nuovo al tema ma non è ancora pronto. Dovrebbe arrivare presto su App Store.
Pages, infine, è praticamente un classico. Il miglior word processor per iPad, a mani basse. Potrebbe non essere il sistema migliore in assoluto per trattare testo su iPad, però. Mentre per documenti classici con impaginazione tradizionale è ottimo, su iOS si va diffondendo l’uso di editor di testo puro che usano Dropbox come sistema di condivisione e sincronizzazione e riconoscono sintassi come Markdown, un sistema di codifica semplificato che permette di creare testo formattato e codice HTML a partire da procedimenti banali, come scrivere una parola o una frase tra due asterischi per avere un corsivo effettivo nella resa finale. Esempi di editor di questo tipo sono Byword, Elements for Dropbox, Nebulous Notes e Textastic, rispettivamente a 2,69, 4,49, 4,49 e 7,99 euro. Un’aggiunta spesso perseguita da chi segue la strada del testo puro è TextExpander, un programma da 4,49 euro che associa sequenze di testo arbitrariamente lunghe ad abbreviazioni spesso molto più facili da digitare su iPad con la tastiera software. La gran parte degli editor di testo si integra automaticamente a richiesta con TextExpander.

Per molti la compatibilità con Office di Microsoft è un punto dolente, anche su Mac. E iWork su iPad si comporta in modo simile, con una compatibilità più che sufficiente per file normali provenienti da Word, Excel, PowerPoint. Se i file sono più arzigogolati del giusto, sono guai. In attesa di capire se Microsoft vorrà rendere disponibile Office per iPad, quando iWork non bastasse si può ricorrere ad alternative, la migliore delle quali sembra essere Documents To Go (8,99 euro in versione base e 14,99 in versione Premium). Al momento questa è l’ultima frontiera, oltre la quale eventuali incompatibilità sono destinate a rimanere tali fino all’avvento di qualche nuova App o di un aggiornamento importante.

Un mondo in evoluzione
Google Drive, la suite per ufficio di Google, è diventata recentemente disponibile come App e inizia a rappresentare un’alternativa degna di considerazione, soprattutto perché è possibile scegliere di avere un documento editabile offline in caso di mancanza di Rete. Il sistema è davvero poco sofisticato rispetto all’uso che se ne può fare dal browser di un computer normale. Però l’anno scorso era praticamente inutilizzabile e oggi invece è degno di nota. Sta facendo progressi lenti ma importanti.
Evernote merita un paragrafo a parte perché, pur non essendo un vero programma da ufficio, con la sincronizzazione su Internet, l’accesso da ovunque, note di testo formattato, integrazione di audio e video, ricerca del testo presente nelle foto e abbinamento con Penultimate per l’aggiunta di note scritte a mano, è un formidabile tuttofare a costo zero o quasi zero (nel caso di un fortissimo utilizzo dello spazio in rete). Da considerare.

La migliore App per creare diagrammi e grafici su iPad è OmniGraffle. Il meglio si paga però, perché il programma costa 44,99 euro. In compenso mette a disposizione un’interfaccia eccezionale e una grande quantità di strumenti pronti per essere produttivi con creatività. C’è una alternativa più economica, OmniGraphSketcher, per creare bozzetti grafici rapidamente e in modo graficamente impattante. Anche questa ha un prezzo superiore alla media dell’acquisto su App Store: 13,99 euro.
A livello ultra-professionale, il manager può contare su Roambi Visualizer, App di business intelligence capace di produrre visualizzazioni mozzafiato di insiemi di dati. La versione gratuita funziona con documenti Excel, CSV e HTML, mentre la versione Pro costa 99 dollari l’anno per utente ed è in grado di interfacciarsi a fonti di dati come Google Drive, SAP Business Objects, SAP Crystal Reports, IBM Cognos, Excel e Salesforce.com.

Da questo punto di vista un approccio originale è quello di Instaviz: l’App si presenta in modo molto semplice e incoraggia il disegno a mano libera, per poi trasformarlo in forme geometriche regolari e gestire con intelligenza i collegamenti dentro il grafico.

Disegno vettoriale
Questa nicchia software è importante per iPad come computer principale, perché migliore è il programma più è semplice fare a meno di Illustrator di Adobe, che è lo standard di fatto sui computer “veri”. Nessuno dei programmi qui elencati può veramente sostituire la corazzata Adobe. Ma come sempre, chi ha bisogno davvero di tutte quelle funzioni? Può darsi che una delle soluzioni seguenti fornisca tutto il necessario.
I punti di forza di iDesign (4,49 euro) sono la versione Universale, per dare da iPhone un ultimo ritocco a un disegno quando serve, più l’estrema semplicità di utilizzo e lo sfondo con griglia preimpostata, che aggiunge precisione al lavoro. È piacevole la funzione di scala, che permette di assegnare una misura arbitraria, anche chilometri, a un disegno. I formati supportati sono più del solito SVG e facilitano la condivisione successiva a partire da iPad.

iDraw (7,99 euro) è stato definito “la risposta iOS ad Adobe Illustrator” e la sua interfaccia ricorda davvero una versione alleggerita dell’applicazione Adobe. Ha una grande gamma di strumenti a disposizione e le funzioni che ci si aspettano da un programma come questo ci sono tutte: pennelli, matite, sagome, testo, livelli, raggruppamenti e anche una funzione di calligrafia. La qualità della manipolazione vettoriale è superiore a quella di molti concorrenti e il prezzo merita l’inclusione tra i candidati.

Inkpad (4,49 euro) è forse la cosa più vicina che si può avere su iPad a un Illustrator “light”. Disegna linee e curve vettoriali, aggiunge punti di ancoraggio, sagome, immagini, è completo. A livello di trattamento della superficie di disegno consente di raggruppare oggetti, allinearli, invertirli, mascherarli. La gestione dei livelli è probabilmente la migliore che si possa trovare su App Store. L’esportazione è affidata a Dropbox e, per trovare una pecca, la gestione delle unità di misura è migliorabile: al momento di scrivere non si può cambiare quella preimpostata.

Il prezzo (13,99 euro) di Intaglio Sketchpad potrà intimidire, ma esiste su App Store una versione Lite per impratichirsi a volontà. A costo zero, offre l’intera gamma di strumenti del programma, ma non stampa né importa/esporta e consente di creare un solo disegno, con un massimo di 12 elementi grafici. I vincoli sono più che sufficienti per determinare se merita l’acquisto. Nell’insieme Intaglio offre un’interfaccia che riprende da vicino quella dei programmi iWork per iPad, è impostabile su unità di misura differenti ed è compatibile con il formato SVG, così da poter eventualmente continuare un lavoro anche su Mac. Ha un solo difetto: lo scorrimento del disegno nella schermata, con due dita, può essere un po’ lento e su lavori molto complessi inizia a dare fastidio. Meglio provare bene la versione Lite per essere sicuri di un eventuale acquisto.
TouchDraw (7,99 euro) si distingue per la grande quantità di comandi di manipolazione a disposizione e per un’ottima gestione dei livelli. Permette il riutilizzo di forme già disegnate in precedenza, tocco davvero professionale specie nell’ambiente touch di iPad. Se il tablet è collegato a uno schermo esterno, il programma permette la visualizzazione. C’è un ottimo supporto di formati e una buona compatibilità con altri programmi esistenti per Mac e Windows.

Dal digitale alla carta e viceversa
Uno dei punti più deboli di un iPad adibito a computer principale è la difficoltà di stampare documenti. La tecnologia AirPrint di Apple permette di raggiungere agevolmente le stampanti compatibili che si trovano nel raggio della rete Wi-Fi. Il problema è che i modelli abilitati, per quanto in crescita costante, sono pochi.

La soluzione più pratica nel caso di una stampante non AirPrint è ricorrere a una delle innumerevoli applicazioni che si scaricano in due parti, una su iPad e una su un Mac o Pc. Quella sul computer, che deve essere in collegamento con la stampante, di fatto apre un piccolo server di stampa che riceve il lavoro da iPad e lo passa alla stampante vera e propria. Alcune aziende (ad esempio HP con ePrint e Samsung con Samsung Mobile Print) presentano App proprie, su misura per le proprie stampanti; iCan-Print, Print Agent, Printer Pro sono candidati possibili per un impiego generico. L’uso di App gratuite, che tirano la volata alle versioni più versatili e a pagamento, è molto diffuso, per cui si può provare prima di decidere. I prezzi si mantengono sempre avvicinabili.
In senso inverso l’iPad al momento, almeno fino a quando Apple non introdurrà un AirScan di qualche tipo, può pilotare uno scanner solo tramite un’App capace di gestirne uno con funzioni di rete. Un esempio è DocScanner (4,49 euro), che offre a 3,59 euro la gestione di scanner di rete marca HP previo acquisto in-App.

Decine di App si ingegnano per ovviare al problema sfruttando la fotocamera integrata del dispositivo. Dare consigli efficaci è difficile dato che spesso queste App si presentano gratis nella forma base e poi prevedono acquisti in-App per attivare una o più funzioni avanzate, come l’invio via fax o la conversione in PDF dello scatto, o anche il raddrizzamento e la ripulitura della “scansione”. Apprezziamo JotNot Scanner Pro (0,89 euro) per la facilità e la velocità, ma incoraggiamo il collaudo di più App nella loro forma gratuita. Le infinite abitudini diverse di utilizzo di uno scanner potrebbero suggerire altre scelte più adeguate alle circostanze. Attenzione, per chi cerca funzioni OCR, a controllare che l’App riconosca l’italiano, pena risultati peggiori di quelli che si potrebbero avere. Un’App di queste è Perfect OCR (3,59 euro).

Una modalità particolare di riconoscimento ottico è fornita da Evernote: se fotografate e archiviate online un documento scritto, esso rimarrà in forma grafica, ma Evernote effettuerà il riconoscimento internamente e potrete cercare testo nelle vostre foto di documenti, come se fossero testi. Non è possibile tuttavia disporre di un file di testo vero e proprio.


800×600

___________________________________________________

Continua la lettura su Applicando Magazine per completare la panoramica con le App per la multimedialità.
Clicca qui per scaricare l’applicazione gratuita Applicando+ Puoi acquistare la
rivista e leggerla e conservarla sul tuo iPad.


Normal
0
14
false
false
false
IT
X-NONE
X-NONE
MicrosoftInternetExplorer4

/* Style Definitions */
table.MsoNormalTable
{mso-style-name:”Tabella normale”;
mso-tstyle-rowband-size:0;
mso-tstyle-colband-size:0;
mso-style-noshow:yes;
mso-style-priority:99;
mso-style-parent:””;
mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt;
mso-para-margin:0cm;
mso-para-margin-bottom:.0001pt;
mso-pagination:widow-orphan;
font-size:10.0pt;
font-family:”Times New Roman”,”serif”;}

4 COMMENTI

  1. Alla fine, tutte queste app non puntano tanto a fornire strumenti per iPad, quanto a bypassare gli infiniti vincoli e divieti che Apple impone ai suoi prodotti. Perché non posso disporre di un “Finder” che mi faccia capire dove sono i miei documenti? Avete mai provato a cercare su iPad un pdf scaricato da Internet? Impossibile. Pagare tantissimo un prodotto che non sarà mai veramente tuo è frustrante. Però, piuttosto che l’inagibilità di Android…

    • Di solito questo accade automaticamente.
      Quando iOS rileva la presenza e il collegamento a una tastiera Bluetooth, quella virtuale visualizzata a schermo scompare. Lo stesso accade con le nuove tastiere collegate via Smart Connector per gli iPad Pro.
      Se la tastiera “interna” virtuale invece non scompare in presenza di una esterna (ma funzionano entrambe)… la cosa è strana, ma aggirabile.
      Si può far scomparire la tastiera virtuale toccando il pulsante in basso a destra, quello con l’icona di una tastiera.

  2. Salve,
    Per il mio lavoro di promotore finanziario uso l’iPad pro 9.7. Pensavo di non aver nessun problema , ma ho notato che non mi scarica la modulistica on line in formato PDF dal sito della mia banca, ne tanto meno di editarla. Ho scaricato tutti i possibili programmi di lettura di PDF senza esito.
    C’è qualcuno che mi possa aiutare?
    Grazie

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato sulle novità tecnologiche
css.php