Us Robotics, dai modem al Wi-Fi

Due anni dopo la separazione da 3Com, l’azienda si concentra sul mercato Soho con un’offerta ampliata. Ce ne parla l’amministratore delegato, Maurizio Negri.

1 aprile 2003 Senza abbandonare i modem analogici, che rappresentano ancora metà del fatturato, Us Robotics ha imboccato con decisione la strada delle reti wireless: è stata tra le prime aziende, insieme a D-Link, a introdurre i prodotti Wi-Fi a 22 Mbps, che ora stanno riscuotendo un buon successo di vendita. Una mossa, questa, che si inquadra nella nuova strategia adottata dopo la breve parentesi della fusione con 3Com, che l’aveva acquista nel 1997 per poi scorporarla tre anni dopo.

“Ci siamo trovati – racconta l’amministratore delegato della filiale italiana, Maurizio Negri – a ricreare ex novo un’azienda che non partiva da zero, ma doveva rispettare le aspettative degli investitori e non trascurare la gestione dell’installato. 3Com aveva fatto un buon lavoro sul fronte dello sviluppo commerciale, ma aveva mantenuto il focus sui modem analogici, senza ampliare l’offerta”.


Da qui la decisione di mantenere e sviluppare la gamma dei modem, cui molti clienti associano il brand Us Robotics: oggi i modelli proposti sono cinque, tutti a standard V92, che probabilmente resterà l’ultimo di una lunga serie di miglioramenti. A questi, però, il nuovo management ha affiancato i prodotti Adsl, il networking per il Soho (schede, piccoli switch e router) e, soprattutto il wireless. Negri non rende noti i dati, ma si dichiara soddisfatto dei risultati ottenuti con questa strategia, malgrado il difficile periodo congiunturale.

Degno di nota, in particolare, il contratto siglato con FastWeb, che propone ai propri clienti il wireless, come estensione della connessione Internet, utilizzando i prodotti Us Robotics. “La scelta di puntare sul 22 Mbps si è rivelata vincente – commenta Negri –, e ora siamo in vantaggio rispetto ai nostri concorrenti”. L’azienda è anche già pronta con la versione a 54 Mbps, ovvero la versione “g” del Wi-Fi, ma non intende lanciare i prodotti prima della ratifica dello standard, in modo da avere certezza della qualità dei prodotti.

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