Uno starter kit per gli implementatori

Secondo Forrester Research, quattro sono i passi dai quali far partire, a livello di progetto, l’implementazione di una Soa. Eccoli: • Creare i servizi prima ancora di comprare l’infrastruttura: molti, infatti, partono con le Soa convinti di dover …

Secondo Forrester Research, quattro sono i passi dai quali far partire, a livello di progetto, l’implementazione di una Soa. Eccoli:


• Creare i servizi prima ancora di comprare l’infrastruttura: molti, infatti, partono con le Soa convinti di dover acquistare da subito prodotti quali Enterprise service bus o registri/repository. In realtà, secondo l’analista, le decisioni prese in merito alla scelta di questi componenti sono più precise se si è provveduto a creare preventivamente alcuni servizi, anche solo a livello sperimentale. In questo modo, si potrà avere una esperienza concreta dalla quale partire con l’analisi del potenziale dei servizi implementati. Questo servirà a commprendere meglio la portata delle modifiche da introdurre per garantire che i Web service mantengano inalterata la propria qualità.


• Focalizzarsi inizialmente sullo sviluppo dell’interfaccia: questa attività, infatti, è il fulcro delle Soa e il nodo cruciale di tutte le attività di implementazione. Quale che sia la tipologia di servizi implementati (infrastrutturali, applicativi o di business), infatti, la priorità dei responsabili di progetto deve andare allo sviluppo del layer applicativo e all’identificazione dei requisiti minimi relativi alla QoS (qualità dei servizi), in termini di sicurezza, disponibilità e prestazioni.

• Utilizzare i profili del Ws-I (Web service Interoperability) come guida iniziale per gli standard: questa specifica, infatti, è il punto di riferimento per i servizi online di base. Per quelli più avanzati, invece, si potrà fare riferimento alle specifiche Oasis o W3C (World Wide Web Consortium).

• Validare le prestazioni: Le Soa e i Web service possono essere implementati separatamente? A volte sì, perché l’utilizzo di Xml (eXtensible markup language) introduce un sovraccarico di lavoro a livello di processing dei dati, così che le applicazioni che richiedono un basso tempo di risposta (come nel caso dei call center) potranno essere servite meglio utilizzando protocolli diversi quali Java Message Service o la messaggistica binaria di Microsoft .Net.

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