Uno Smau che bada al sodo per un mercato che bada al sodo

Presentata la prima edizione di Smau ideata e pianificata dalla nuova proporietà di Promotor International. Si annuncia un evento molto pragmatico e attento alla creazione di contatti di business

La presentazione di Smau 2005 è stata quest’anno qualcosa di più della illustrazione di una manifestazione importante e attesa. E’ stato il momento nel quale si è iniziato a scorgere una nuova visione del modo di concepire e gestire i grandi saloni.
E se qualcuno nella visione della nuova gestione si aspettava i fuochi artificiali del MotorShow è rimasto probabilmente deluso. Chi immaginava che lo stile che ha fatto la fortuna della più importante manifestazione motoristica del nostro Paese sarebbe stato esportato anche nel mondo dell’Ict ha dovuto cambiare idea.
Chi invece si aspettava uno Smau concreto, molto attento al mondo professionale, progettato per creare e rafforzare contatti di business, ha trovato un progetto ricco di idee, di servizi e di contenuti.

Peraltro quando lo scorso anno è stato annunciato l’acquisto di Smau da parte di Promotor International è parso naturale immaginare una evoluzione dell’evento verso una maggiore spettacolarizzazione e sembrava legittimo supporre una maggiore accelerazione della anima mediatica che già apparteneva allo spirito di Smau.
Dal primo anno di lavoro della gestione Promotor è arrivato invece uno Smau che tiene fortemente i piedi per terra e che si pone l’ambizioso obiettivo di rappresentare tutto il mondo dell’innovazione che ruota attorno all’Ict nei cinque giorni che vanno dal 19 al 23 ottobre. Una ambizione che è figlia di una visione innovativa del sistema fieristico dove nelle idee del presidente Alfredo Cazzola non basta una sola manifestazione per creare un grande risultato ma serve una squadra estesa di eventi, di relazioni (ad esempio con Fiera Milano) con le associazioni di categoria e le istituzioni. Un mix di idee, di nuovi servizi e anche di scelte coraggiose (l’ingresso effettivamente a pagamento) per passare da uno Smau inteso come salone dell’Ict a uno Smau inteso come collante di manifestazioni, di eventi e come motore di contatti di tutte quelle imprese che ruotano nel mondo dell’innovazione.

Per raggiungere questo obiettivo la macchina organizzativa Promotor si è mossa su due binari paralleli: da una parte con un’attività di riorganizzazione dei format e delle strutture, con la suddivisione in tre aree (poi cresciute a quattro), con scelte importanti come quella di garantire al mondo business delle giornate “protette”, di portare avanti un discorso di titoli di accesso a pagamento per il grande pubblico e di attivare delle forme di incentivazione alla creazione di percorsi di visita personalizzata, sia per gestire i flussi, sia per trasferire agli espositori anagrafiche qualificate.
Certamente si tratta di valori che dovranno essere misurati sul campo, ma che già anticipano un nuovo modo di intendere la manifestazione, una visione più pianificata e più “pianificabile” da parte di tutti i visitatori.
Ma oltre all’organizzazione Promotor ha messo in campo anche la diplomazia e le finanze. Ha stretto una forte alleanza con Fiera Milano dalla quale ha acquisito WebbIt prima e Ibts poi. Ha costruito poi con queste due operazioni l’ossatura di una visione volta a creare un concentrato di attenzione verso il mondo dell’innovazione, della tecnologia e dei media nei cinque giorni che vanno dal 19 al 23 ottobre e che punta ad aumentare il valore della presenza in fiera di espositori e visitatori.

Da questa visione è uscito uno Smau rafforzato sul piano della formazione con l’area e-Academy (Smau WebbIt) che integra al proprio interno il modello dei percorsi formativi che WebbIt aveva lanciato con successo nell’area del NordEst e con il quale si allarga l’offerta di contenuti alle piccole e medie imprese e al mondo degli sviluppatori e del trade in generale. Non ultimo si tratta di una scelta che pone Smau come fornitore di formazione e come un luogo nel quale l’aggiornamento viene anche “certificato” dalla conquista di un attestato.
In questo scenario Ibts resta un evento a parte anche se presenta forti punti di contatto con Smau per quanto riguarda le tecnologie di base. Mentre il valore immediatamente percepibile di Ibts nel nuovo Smau sta nel fatto che anche questa manifestazione è stata collocata in contemporanea a Smau e si contribuisce così ad aumentare il concentrato di attenzione da parte dei media e delle imprese e a semplificare l’agenda dei visitatori.

Chi si aspettava grandi personaggi famosi come sponsor dell’evento è forse rimasto deluso, chi voleva vedere una visione di un nuovo modo di interpretare Smau ha trovato idee e sostanza. E forse proprio per questa concretezza il profilo del nuovo Smau sembra essere allineato ai tempi.
Siamo in una fase in cui le aziende sono meno sensibili alla scenografia e più attente alle occasioni di contatto con nuovi clienti e nuovi partner. Lo Smau che è stato disegnato sembra voler badare al sodo perché oggi espositori e visitatori chiedono di badare al sodo. E’ un evento nel quale dovrebbe essere più semplice cercare, trovare e incontrare persone, un luogo attento all’ottimizzazione dei tempi e alla creatività nella ideazione di punti di contatto tra le imprese. I contenuti non mancano e nemmeno la volontà di Smau di creare partnership con imprese, enti e istituzioni che hanno argomenti e servizi. E’ poi anche un evento che si presta a essere pianificato e gestito e certamente si coglie forte l’invito degli organizzatori volto a spingere i visitatori a preparare la loro visita per tempo.

Più che rispetto al passato questo è poi uno Smau che sembra chiedere di essere paragonato con il futuro, un evento che sembra scommettere su un nuovo modo di rapportarsi alla fiera da parte del pubblico. Sarà per questo importante il lavoro che dovrà essere svolto per stimolare ed “educare” i visitatori a questo nuovo modello e dunque sarà decisivo il lavoro di comunicazione rispetto ai servizi che verranno messi in campo. E il lavoro di comunicazione che occuperà questi mesi che ci separano dal 19 ottobre dovrà servire anche per dare maggiore sostanza alla creazione di un clima positivo, di attenzione e di passione che sempre deve accompagnare una manifestazione di successo. Forse anche per questo viene da pensare che così come Promotor ha sorpreso il mercato con una serie di operazioni e di acquisizioni inaspettate così forse arriverà anche con qualche colpo di teatro e con qualche evento per andare a solleticare con i mezzi giusti anche quel grande pubblico che a Smau comunque non deve mancare.

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