Uno scenario positivo per le reti metropolitane e i servizi all’impresa

Le prospettive di ripresa dei settori Tlc e It poggiano non più sulle tecnologie capacity enabling ma su quelle service enabling. Un convegno sulle reti ottiche, che ha visto la partecipazione dei principali produttori, ha dibattuto sulle soluzioni migliori da adottare.

 


Tlc e It sono sempre più interconnesse e non si può pensare a un settore senza vederne le correlazioni con l’altro. Significativo, per identificare le prospettive di evoluzione dei sistemi It aziendali è in tal senso quanto emerso dal convegno annuale sulla fotonica, promosso dall’Aei, che ha visto la partecipazione delle principali società di Tlc e ha inquadrato gli scenari tecnologici in cui si verranno a trovare inseriti i sistemi informativi e le modalità di trasmissione di voce e dati aziendali nei prossimi anni.


Il mercato viene, comunque, da un anno grigio, con un fatturato del settore che per le reti ottiche nel 2002 è risultato il 70% di quello del 2001. Nel 2003 è prevista dalle aziende un’ulteriore, anche se contenuta, flessione mentre si prevede una nuova crescita a partire dal 2004. Niente più incrementi a due cifre, insomma, ma una percentuale che, pragmaticamente, sarà ritenuta soddisfacente se arriverà al 5% annuo. Se questa è la situazione generale, si osserva che è il settore delle reti metropolitane quello che presenta maggiori prospettive di crescita. Da quanto emerso, poi, i produttori si stanno già adeguando con sviluppi tecnologici focalizzati non più sulle tecnologie capacity enabling ma sulle service enabling, che sono viste come quelle in grado di incrementare le fonti di revenue. Meno capacità ma miglior utilizzo dell’esistente, quindi, e l’obiettivo di migliorare l’Opex e non solo il Capex. Per l’area metropolitana si prevede, inoltre, un consistente sviluppo di piattaforme multiservizio atte a gestire sia servizi convenzionali (che poi sono quelli che portano la maggior parte dei profitti agli operatori) che quelli ad alto tasso basati sui dati, che sono visti come un punto saliente delle prossime esigenze di trasporto, anche se il tasso di crescita non sarà certo quello ipotizzato negli anni passati. Come accennato, quella che va assumendo il ruolo principale nello sviluppo delle reti e dei servizi evoluti è ritenuta essere l’ara metropolitana, anche se i produttori appaiono concordi nel ritenere che, pur con un livello inferiore rispetto alle previsioni, continuerà a sussistere una richiesta anche per le reti di backbone.


Quello che viene ritenuto necessario al fine di assicurare l’evoluzione delle reti metropolitane e che vede fornitori come Alcatel, Marconi e Siemens impegnate nello sviluppo delle relative soluzioni, è una piattaforma di nuova generazione che integri le reti Sdh esistenti con le Wdm e che rappresenti un ponte di congiunzione verso le reti Ip e utenti che adottino tecnologie trasmissive a 2,5 Gbit o Ethernet a 10 Gigabit.


Un aspetto che appare positivo per lo sviluppo di reti aziendali flessibili è costituito anche dagli sviluppi atti a trasformare la rete geografica di backbone in una rete intelligente tramite l’adozione di protocolli come il Gmpls, una soluzione che porrebbe le basi per un’ulteriore espansione in termini di dinamicità e flessibilità delle infrastrutture di rete.

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