UnixWare 7 ai nastri di partenza

Largamente anticipato anche su queste pagine, il nuovo sistema operatidi Sco e ora ufficialmente disponibile. Parte cosi la sfida a Windows Nt ela scalata al mondo enterprise.

Si rivolge chiaramente alle applicazioni Unix high-end, pur sempre sotto
architettura Intel, il nuovo UnixWare 7, che Sco ha ufficialmente
presentato a utenti e addetti ai lavori. Com’è noto, il sistema operativo
combina elementi dei preesistenti OpenServer 5 e UnixWare 2 e viene
proposto in cinque configurazioni dedicate rispettivamente alle
applicazioni business su larga scala, a publishing e commercio sul Web, al
messaging, alle applicazioni dipartimentali e ai sistemi embedded
specializzati.
Attualmente, Sco rivendica l’80% del mercato Unix su Intel, in termini di
unità vendute e ricava buona parte delle proprie entrate dall’ambiente
OpenServer per le realtà medio-piccole. Il prossimo arrivo di Merced e
delle architetture a 64 bit ha portato Sco a pensare più in grande e
guardare al mercato, per lei inedito, delle applicazioni high-end. A tal
scopo, il modello di memoria, i compilatori, e i comandi di UnixWare 7 sono
stati progettati per integrarsi nella nuova piattaforma Intel, anche grazie
al lavoro congiunto svolto sin qui fra le due aziende. La release specifica
sarà commercializzata nel momento stesso in cui il processore sarà
disponibile. Per non perdere di vista il target di riferimento, comunque,
Sco ha in programma di rilasciare, nel corso dell’anno, una versione del
nuovo ambiente per medie e piccole aziende, in modo da favorire la
migrazione dagli Os utilizzati fin qui. Tuttavia, va ricordato che il
costruttore ha deciso di non dismettere per ora gli sviluppi su OpenServer
e, quindi, ulteriori upgrade dell’ambiente sono attesi almeno per questo e
il prossimo anno.
UnixWare 7 si basa sul kernel Unix System V.5, messo a punto da Sco sulla
base degli input ereditati da At&T (via Novell) insieme alla "cultura" del
System V. Il supporto si estende fino a 1 terabyte di capacità per file e
file system, oltre a 64 Gb di memoria di base. Complessivamente, lo storage
consentito arriva a 76.800 terabyte. Nel prodotto sono integrate anche le
caratteristiche del middleware Tarantella, un application broker che
consente alle aziende di incorporare dati provenienti da ambienti legacy
nei propri sistemi di network computing. Tra i servizi opzionali, sono
inclusi estensioni Internet e intranet, integrazione Windows e
caratteristiche di scalabilità che includono il supporto multiprocessore e
d
estensioni per la memoria di base. A ciò si aggiunge una spiccata
propensione per l’alta disponibilità e affidabilità, con l’integrazione
del
clustering avanzato, della gestione dei dati on line e del software Raid.
Nelle configurazione per intranet, sono inclusi programmi di Netscape, come
Enterprise Server 3.5, Messaging Server 3.5 e Directory Server 3.0.
La macchine Intel-based valgono oggi circa il 45% del mercato Unix,
secondo le stime degli analisti. Sco crede che il dato possa raddoppiare
nei prossimi cinque anni, in linea con il lento spostamento di sviluppatori
software e Oem dalle piattaforme Risc verso Merced. L’azienda si è già
guadagnata la fiducia di molti importanti costruttori nell’area Unix.
Compaq, Data General, Unisys e Siemens Nixdorf hanno già dichiarato di
voler investire nell’ambiente Sco e altrettanto dovrebbero fare software
vendor, come Sybase, Netscape, Baan, Oracle e Bea.

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