Unisys si allea con Microsoft su Nt e blocca le voci di possibile cessione

La strategia di allargamento all’enterprise di Windows Nt deve necessariamente passare anche per le partnership con chi in quell’ambienteci lavora da anni.

Anche Unisys entra nel giro degli sponsor di "peso" per lo sviluppo di
Windows Nt e BackOffice nel mondo enterprise. La casa texana, infatti, si
è
impegnata a formare e certificare 2mila nuovi professionisti specializzati
in prodotti Microsoft nei prossimi tre anni. In parallelo, saranno varati
anche cinque centri di sviluppo a livello mondiale, sempre dedicati alla
tecnologia Microsoft. In molti casi, è previsto che i due partner vadano
sul mercato con forze commerciali congiunte. In aggiunta, Unisys
standardizzerà a uso interno Internet Explorer 4.0, Exchange e altri
prodotti Microsoft, oltre a migliorare l’integrazione fra i propri server
Aquanta e Clearpath Hmp con Nt Server e Sql Server.
L’accordo si rivolge soprattutto ad alcuni mercato verticali, come la
Pubblica amministrazione e le istituzioni finanziarie, ma, a scadenza più
remota, è prevista anche un’espansione orizzontale verso applicazioni
enterprise. L’intesa smebra portare vantaggi a entrambe le aziende.
Microsoft ha bisogno di allearsi con partner che abbiano buone entrature
nel mondo delle aziende medio-grandi, per dar corpo al proprio intento di
proporre Windows Nt come sistema operativo "universale". Unisys, ancora
impegnata a ricostruirsi una solidità finanziaria, dopo anni di perdite
(l’ultimo trimestre ha segnato un profitto di oltre 50 milioni di dollari),
trova un alleato forte lungo la via del rilancio e rafforza un
riposizionamento dell’offerta nata con mainframe e macchine Unix.
Il presidente di Unisys, Lawrence Weinbach, ha approfittato dell’occasione
per smentire alcune indiscrezioni degli ultimi giorni, che volevano
l’azienda prossima a una cessione a Compaq:"Sappiamo che il nostro
concorrente sta cercando nuove acquisizioni, ma noi non siamo in
vendita"
. Weinbach ha lasciato sibillinamente intendere che potrebbe
esserci Digital (un’altra volta?) nel mirino della casa texana.

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