Unisys prepara la nuova generazione di sistemi Clearpath

Aggiornata la famiglia Cs7000, che arriva a supportare fino a 32 processori Intel

Unisys si prepara a rinnovare la gamma di mainframe Clearpath, con l’intento di renderli un po’ meno proprietari, grazie al supporto congiunto di architetture Windows 2000 e Intel. I sistemi si basano comunque sulla tecnologia Cmp (Cellular MultiProcessing), che però può supportare fino a 32 processori Intel Pentium e consente il rimpiazzo “on field” con i futuri Itanium, quando saranno disponibili. Il sistema operativo di Microsoft, poi, potrà risiedere nello stesso sistema che già ospita l’ambiente proprietario Unisys 2200.
Gli aggiornamenti riguardano, in particolare, due server della famiglia Cs7000, con un top di gamma, il modello Cs7802, che contiene un mix di chip Intel e proprietari. Gli utenti potranno meglio partizionare le risorse di sistema e adattarle ai carichi di lavoro. Il modello di fascia più bassa, Cs7101, usa solo processori Intel, ma consente la gestione multi-Os. Si tratta di una macchina pensata per impieghi specializzati e include software come VoiceSource, un sistema di posta vocale indirizzato al mercato delle Tlc.
Ovviamente, fra i mercati più seguiti per Unisys c’è quello dell’e-business e per questo l’azienda ha deciso di integrare il middleware Hmp (Heterogeneous Multi-Processing), che può lavorare con vari ambienti di sviluppo, come Java, Xml, MqSeries e .Net.
Anche Unisys, poi, ha ceduto alla moda del capacity on demand, varando un apposito modello di prezzi, che consente l’acquisto di “blocchi” di capacità della macchina a seconda delle necessità d’uso. Il Cs7101 è già disponibile, mentre per il Cs7802 occorrerà attendere fino a settembre.

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