Unisys convince con le difficolta

Osservando la Unisys di Lawrence Weinbach, quella che ha superato ogni aspettativa tornando oggi agli splendori di un tempo, si può intuire il motivo del suo ritrovato benessere. Con l’arrivo degli anni ’90, la società è stata inve …

Osservando la Unisys di Lawrence Weinbach, quella che ha superato
ogni aspettativa tornando oggi agli splendori di un tempo, si può
intuire il motivo del suo ritrovato benessere. Con l’arrivo degli
anni ’90, la società è stata investita in pieno dall’arrivo di
Internet ed è sembrata perdente. Gigante informatico insieme a Ibm,
Digital e Ncr, la società non è riuscita a cambiare con la necessaria
rapidità e il suo destino è stato archiviato da molti come quello di
uno dei tanti dinosauri votati all’estinzione.
Ma le cose sono andate in modo diverso. Sotto la guida di Weinbach,
manager duro e paterno adorato dai suoi dipendenti, Unisys si è
saputa reinventare. Da produttore di mainframe e minisistemi è
diventata in pochi anni fornitore di soluzioni, dove i computer
rappresentano soltanto una parte del fatturato, nemmeno tanto
importante. Il cuore dell’offerta di Unisys è ora un connubio di
hardware, software e servizi dedicato alle imprese che vogliono
affrontare il cambiamento dalla vecchia economia alla nuova. E molti
di loro stanno scegliendo Unisys proprio perché la stessa Unisys ha
dovuto fare lo stesso, faticoso cammino. Le aziende tradizionali
hanno paura di restare tagliate fuori dal banchetto degli anni a
venire e quale scelta migliore di affidarsi a un loro simile: un
perdente annunciato che ha saputo ribaltare i pronostici?
Da un anno a questa parte, Unisys sta cavalcando il Nasdaq (che
peraltro funziona con i suoi server) grazie ai contratti che firma
ogni mese con centinaia di "brick and mortar" company in tutto il
mondo.
Il ventaglio di soluzioni e-action, tutte dedicate alla transizione
verso l’e-business, si amplia di continuo e viene supportato
dall’evoluzioni tecnologica nel settore hardware, che in Unisys non
si è affatto fermata. L’accordo con Microsoft, che risale ormai a due
anni fa, spinge la casa di Weinback a stressare la piattaforma
Windows 2000 Data Center e a sfidarne il limite delle prestazioni. Un
processo da cui è nato per esempio la nuova linea di server Es7000,
basati su processori Intel, ma così "paralleli" e sofisticati da
competere con i mainframe in termini di velocità di elaborazione.
Unisys dispone ormai di un ventaglio molto solido di soluzioni chiavi
in mano per un numero impressionante di settori, dalla finanza ai
trasporti, dalla produzione alle telecomunicazioni. Per non parlare
dell’editoria, in cui l’azienda detiene una vera e propria leadership
guidata proprio dalla filiale italiana, che è il centro di eccellenza
di Unisys in questo segmento di mercato. Per le prossime Olimpiadi,
l’azienda ha messo a punto un sistema telematico che permetterà agli
inviati in Australia dei quotidiani europei di pubblicare le notizie
direttamente sulle macchine da stampa, consentendo così ai quotidiani
di riportare la mattina successiva le notizie che altrimenti non
potrebbero apparire che nell’edizione successiva.
Pochi giorni fa, Unisys ha annunciato che i profitti del prossimo
trimestre saranno inferiori alle aspettative e gli investitori
americani si sono spaventati, causando un calo secco del 30 per cento
delle azioni della società. La causa di questo incidente di percorso
è, secondo quanto dichiarato dallo stesso Weinbach, la lentezza con
cui la pubblica amministrazione americana e alcune grandi aziende
stanno procedendo nella propria conversione in un’ottica di
e-business. Ma nonostante questo scivolone, la strada di Unisys
sembra solidamente avviata verso un completo risanamento.

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