Un’opportunità che coinvolge 47 neo-imprenditori ogni giorno. La voglia o il coraggio di avviare nuove aziende si riscontra soprattutto nel Mezzogiorno.
Sono 17.200 le “Srl a 1 euro” nate in Italia e piacciono
soprattutto ai giovani. Lo rivela uno studio di Unioncamere Toscana,
secondo il quale le norme di semplificazione per lo start-up imprenditoriale
rappresentano un’opportunità che coinvolge 47 neo-imprenditori ogni giorno: le
“Srl semplificate” aperte dagli under 35 sono state 12.100 contro
le 5.000 varate dagli over 35. Si tratta delle società semplificate introdotte
nell’agosto 2012: per avviarle basta un capitale ridotto, da 1 a 10mila euro.
Insomma, i costi e la burocrazia da sostenere sono più bassi rispetto agli
altri tipi di società.
La voglia o il coraggio di imprenditorialità, riguarda soprattutto il
Mezzogiorno dove è nato il 43% di società semplificate; al Centro si colloca il
27%, meno diffuse sono invece nell’Italia settentrionale. Svettano Campania e
Lazio ciascuna con 2mila nuove società create da giovani e altre 600 da meno
giovani. In Toscana, al pari di Emilia e Veneto, sono nate 1.000 aziende con
formula semplificata, di cui 680 avviate da giovani (7° nella graduatoria delle
regioni con il 6% delle srl giovanili nate sul territorio nazionale).
Il rovescio della medaglia è che una buona fetta delle aziende aperte non
risulta ancora attiva, esistono solo sulla carta e nell’intenzione: in
media solo il 45% delle Srl semplificate giovanili e il 57% delle over 35 hanno
dichiarato l’inizio dell’attività, segnale evidente che dopo il primo passo gli
intralci burocratici e i costi di gestione rappresentano ancora un ostacolo.
Le 8.300 società a 1 euro attivate hanno creato una buona sacca di
occupazione: oltre 17mila gli addetti, di questi 10mila lavorano in
aziende avviate da under 35. In testa alla classifica regionale Campania,
Lazio e Lombardia, al quarto posto la Toscana che conta quasi 1.500 posti di
lavoro creati dalla norma di semplificazione per lo start-up imprenditoriale.
La maggioranza delle nuove società è condotta da italiani, non sono
quindi gli stranieri a cogliere l’opportunità della semplificazione. La quota
di società straniere sale in alcune regioni, fra cui la Toscana in cui sono il
13,4% contro la media nazionale del 9%.
Una società su tre è femminile, nata dal progetto di donne (la proporzione
– il 31% – è più alta della media di imprese femminili, che si ferma al
24%), soprattutto giovani, che non si arrendono di fronte alla mancanza di
lavoro. Oltre 3mila gli addetti delle Srl semplificate under 35 “in
rosa” che hanno già iniziato l’attività. La Toscana è in testa a livello
nazionale per numero di addetti che vi lavorano (400), seguita da Campania e
Lazio.