Unigraphics Solutions diventa Ugs

Un nuovo nome per non essere più associati soltanto al Cad

Nuovo nome e nuovo logo per Unigraphics Solutions, che voleva abbandonare un nome troppo legato a quello che è sempre stato il suo prodotto di punta e allargare il proprio raggio d’azione, offrendo alle aziende manifatturiere soluzioni per il collaborative commerce.
Da qui la decisione di ribattezzarsi semplicemente Ugs. “Vogliamo essere una società non più legata soltanto al Cad – spiega Gian Cristoforo Bozano, amministratore delegato di Ugs Italia -, anche se il Cad meccanico e la progettazione continueranno a essere mercati per noi fondamentali e nei quali continueremo a investire”.
L’acquisizione di Eai (Engineering Animation Inc.) è stata l’ultima tappa in ordine temporale che ha contribuito al cambiamento di rotta, rafforzando una partnership tra le due società cominciata tre anni fa. La forza di Eai è la “visual collaboration”, ossia la capacità di visualizzare i dati facendo sì che siano comprensibili anche per utenti poco scolarizzati. I dati vengono resi disponibili tramite intranet e Internet basandosi sul prodotto di punta e-Vis Connect. L’altra novità è rappresentata dalla costituzione di eFactory, una business unit dedicata al virtual manufactoring che offre soluzioni scalabili per la produzione virtuale, stabilendo un collegamento fra lo sviluppo prodotto, l’ingegneria di produzione e la supply chain. L’obiettivo è l’ottimizzazione dei costi effettuando in modo virtuale le attività di testing sul prodotto, evitando quindi di farle dal vivo, con la possibilità di effettuare le correzioni in fase di progettazione. Infine, Ugs ha stretto un accordo con i2 Technologies, fornitore di soluzioni per supply chain e marketplace. Integreranno la suite i2 di Supplier Relationship Management con iMan di Ugs in un’unica piattaforma rivolta alle aziende manifatturiere, che potranno così gestire tutti i dati relativi all’intero ciclo di vita del prodotto.
Ugs ha chiuso il 2000 con un fatturato di 500 milioni di dollari e prevede di raggiungere nel 2001 i 600 milioni di dollari.

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